BENVENUTI IN CALABRIA…..E INCROCIAMO LE DITA…

BENVENUTI IN CALABRIA.. E INCROCIAMO LE DITA….

Non era nelle previsioni possibili che a lanciare il turismo calabrese avrebbe provveduto il corona-virus con la paura e le morti che ha seminato. A come stanno andando le cose di questo bisogna prendere atto.Il TG3 RAI Calabria ci propone quotidianamente albergatori,ristoratori  e gestori di lidi che salutano compiaciuti e gaudenti le prenotazioni che arrivano dal nord dando assicurazione che è tutto ok, le misure di sicurezza sono applicate e la Calabria è pronta ad accoglierli.

Ne siamo felici e compiaciuti anche noi, coerenti con una tradizione di ospitalità e generosità che risale alla Magna Graecia, ma non bisogna sottovalutare i rischi.La presidente Santelli è libera di invitare a casa sua chi vuole e cucinare per loro quello che le pare, dalla ‘nduja alle patate ‘mpacchiuse, ma se lo fa a casa a sua. La Calabria con i suoi 2 milioni di abitanti è un’altra cosa.

Jole Santelli ha dato inizio ad una operazione pericolosa di marketing turistico che mette a rischio gli ottimi risultati ottenuti con le misure di contenimento del contagio e con le chiusure dei comuni colpiti da focolai infettivi.Che la Calabria sia stata una delle regioni col più basso indice di contagi è un dato acquisito e va considerato ai fini di un graduale ritorno alla normalità e sempre che il virus non riprenda a infettare.Ma con prudenza.

Si dà il caso che sul rilancio del turismo la giunta presieduta dalla Santelli ha puntato tutto, mettendo insieme risorse per oltre 30 milioni di euro per sostenere l’offerta turistica.Duecento euro ai giovani per una vacanza in Calabria, bonus alle famiglie per un week end sempre nelle strutture calabresi e,per ultimo, bonus di 25 euro al turista che sceglie la Calabria da consumare in un ristorante con menu tipico della cucina calabrese.

Ci si rende  conto che con una offerta così “pezzente” tutto è finalizzato al clientelismo locale.Difficile immaginare il presidente dell’Emilia Romagna che offre i tortellini e il lambrusco per incoraggiare l’afflusso di turisti o la Val d’Aosta con lo stinco di maiale al forno.Siamo purtroppo a livelli impensabili , a una modestia programmatica e ad una povertà di cultura di governo che rasenta l’irresponsabilità.

Tutto coerente e in linea comunque con la qualità e le competenze della nostra rappresentanza di governo.Basta seguire su CAMTELE3 –CANALE114 o su You Tube le sedute del consiglio regionale per rendersi conto in mano a chi siamo finiti, partendo dal presidente Domenico Tallini che, balbettando numeri e commi, conduce lo show istituzionale di una classe dirigente senza idee e senza dignità di governo.Hanno impiegato 4 mesi per lottizzare le presidenze delle commissioni e non hanno alcun imbarazzo per aver incassato oltre 12 mila euro di indennità mensile senza aver prodotto iniziative di un qualche rilievo strategico se non appunto la spesa clientelare milionaria per un turismo interno più vicino alla beneficenza che al merketing.

E veniamo al punto senza fare sconti a nessuno, maggioranza e opposizione,perché  le responsabilità dipendono dai ruoli e se la maggioranza che sostiene la Santelli vara una politica turistica pezzente e irresponsabile, l’opposizione non può limitarsi a subire inerte e rassegnata.

Aprire la regione ai flussi del nord  ,autorizzando alberghi, ristoranti, lidi, discoteche e quant’altro  a “tornare alla normalità” senza predisporre le necessarie misure di controllo degli arrivi e la loro gestione in sicurezza è da irresponsabili.Altro che patate ‘mpacchiuse.In una regione che ancora stenta a trovare le mascherine ed effettua tamponi in quantità irrisoria, è da irresponsabili sollecitare l’arrivo dalle “zone rosse” senza offrire garanzie minime. Si osservi con quanta prudenza Grecia e Spagna hanno riaperto le frontiere “vestendo” l’offerta turistica di precauzioni, prevenzioni e protezioni per rendere minimo il rischio di contagio.

In Calabria ci saranno controlli della temperatura corporea alle stazioni e agli aeroporti ma restano gli arrivi in auto che non costituiscono certo il segmento minore.Il problema si pone se un asintomatico,cioè una persona che non sa di portare in corpo il virus,crea non volendo un focolaio infettivo che si manifesta in albergo, al ristorante o altrove.Cosa succede ? Come si interviene ? Quali misure di sicurezza scattano ?

Si è sempre detto,la Santelli per prima, che se il virus fosse arrivato in Calabria sarebbe stata una carneficina, considerata l’inadeguatezza delle strutture sanitarie, la mancanza di personale specializzato,la non disponibilità sufficiente di dispositivi di sicurezza per il personale medico e paramedico, l’irrisoria disponibilità di posti di terapia intensiva. Tutto dimenticato, rimosso,piegato a logiche salviniane di ignorante ottimismo ?

Generosi come sempre noi diciamo ai turisti provenienti dal nord benvenuti in Calabria ma non confondeteci con chi ci governa e con chi vi ha invitato a godere delle nostre spiagge e della nostra cucina. Ci vergogniamo noi per loro, i “senza vergogna”, perché vi nascondono che , Dio non voglia, dovesse capitarvi di contagiarvi sareste esposti agli stessi rischi cui siamo esposti noi “indigeni”. Qui da noi non si creano ospedali in decenni  e meno che mai in 10 giorni ,  se la Santelli dovesse chiamare  Bertolaso. Gli ospedali funzionanti sono quelli che sono e alla guida della sanità calabrese c’è un generale di ignota competenza nominato dal governo nazionale che sta, a sua volta, insediando sub-commissari in quota leghista attratti dai lauti compensi loro riservati.Se questo vi può confortare venite tranquilli ma tenete conto che politicamente e amministrativamente sono di conio lombardo-veneto, con tutto ciò che è accaduto in Veneto e Lombardia.

Avremmo capito se la Santelli e la sua giunta avessero destinato buona parte dei 30 milioni destinati all’enogastronomia e all’immagine li avessero impegnati a predisporre unità di crisi in caso di focolai infettivi :strutture Covid-19 finalizzate,  personale specializzato, aumento dei posti di terapia intensiva oltre, naturalmente, un rigoroso controllo del distanziamento detto “sociale” e il divieto di assembramenti.

Si è deciso,invece, per il  buono-pasto di 25 euro che non riusciamo a immaginare chi possa convincere a venire in Calabria.Seguiamo attoniti gli interventi in consiglio regionale con la Santelli ormai in autosuggestione compulsiva dopo le “ospitate” televisive  e  il pensiero va ai Bronzi di Riace musealmente defunti in quel di Reggio. Incrociamo le dita per noi e per i turisti che verranno dal nord,  certamente non per infettarci ma per godere del nostro basso rischio col corona-virus. Ci scusiamo sin d’ora con loro se dovessero conoscere  le inefficienze, i disagi e i rischi con i quali noi conviviamo da sempre. Se dovessero cercare una risposta alla realtà di oggi figlia della più nota “questione meridionale” , rimandiamo al giudizio impietoso che ebbe a dare Gaetano Salvemini della classe politica meridionale.Il resto lo hanno fatto e fanno i governi nazionali per i quali si auspica, un giorno, una Norimberga delle responsabilità.