RASSEGNA STAMPA – CHE IL PONTE SULLO STRETTO FOSSE UNA BANDIERINA ELETTORALE PER SALVINI E UN NUOVO BUSINESS PER LE SOCIETA’ APPALTANTI LO SI ERA CAPITO

MA NON SI POTEVA IMMAGINARE CHE, PER FARE PRESTO, SI ARRIVASSE A INVIARE LA DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO CON 84 TABELLE ILLEGGIBILI. SI TRATTA DEI FLUSSI DI TRAFFICO SU GOMMA E SU ROTAIA RILEVATI, CIOE’ LA MATERIA ALLA BASE DI TUTTO IL PROGETTO. ORA I TEMPI, INEVITABILMENTE, SI ALLUNGANO E PER SALVINI E’ UN ALTRO SEGNALE CHE IL 9 GIUGNO NON SARA’ PER LUI UN GIORNO DA FESTEGGIARE.

Estratto dell’articolo di Alessia Candito per www.repubblica.it

Caratteri astrusi, simboli e segni grafici al posto di dati e cifre. Righe sovrapposte. Dati incomprensibili. Tra i faldoni che la Stretto di Messina ha inviato al ministero dell’Ambiente per una valutazione sull’opera non ci sono solo documenti vecchi, non aggiornati, parziali o non sostenuti da alcuno studio scientifico. Alcuni sono materialmente illeggibili. Lo fanno notare non senza imbarazzo i tecnici all’osservazione numero 15 delle 239 messe in fila dal ministero dell’Ambiente (Mase) in quelle quarantadue pagine di relazione che hanno irritato non poco non solo la Stretto, ma il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che dell’opera ha fatto il suo personale cavallo di battaglia. Nella migliore delle ipotesi una sciatteria che non riguarda certo un aspetto di poco conto. «Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri». Si dovesse credere ai dati presentati dalla Stretto di Messina, di fatto sarebbe impossibile calcolare quanti veicoli passeranno sulla maxi-opera, presentata come un’epocale svolta nei collegamenti fra la penisola e la Sicilia. E con conseguenze non di poco conto. Non a caso dal ministero chiedono di chiarire “con riferimento allo studio di Analisi Costi Benefici, si richiede di chiarire se il rapporto conclusivo consegnato (GER0332) ha tenuto conto del documento GER0333 (aggiornamento degli studi sui flussi di traffico previsti in relazione alla messa in esercizio del ponte) nella stima del traffico passeggeri e merci”. Ma quelli sui flussi di traffico sono dati fondamentali non solo per comprendere se e in che misura il Ponte possa essere davvero utile, ma anche l’impatto ambientale. Ecco perché, a cascata, dal Mase chiedono “sulla base delle valutazioni di traffico aggiornate” di fornire “una stima attualizzata e congruente dei fattori di emissione in fase di esercizio” che – non si comprende bene sulla base di cosa, alla luce dei dati incomprensibili forniti – la Stretto promette di ridurre. Senza uno studio su quei flussi, sia in fase di cantiere, sia a opera completata, è impossibile stimare l’impatto acustico. Ecco perché si chiede anche di “aggiornare le valutazioni previsionali dell’impatto acustico sulla base del nuovo studio di traffico presentato, da integrare con l’analisi delle tipologie di traffico e dei relativi fattori di emissione”. […]