E SE ANCHE L’ITALIA FOSSE DENTRO IL GRANDE “ BROGLIO “ DEI SOCIAL…??
Cinquanta milioni di utenti facebook che sono finiti con i loro dati personali, caratteriali,emotivi in mano a strateghi della comunicazione subliminale pilotata sono tanti.Molti riguardano gli Stati Uniti e la campagna elettorale di Trump,altri riguardano l’Inghilterra e il referendum sulla Brexit, altri ancora riguardano l’Europa ma non si specifica quali paesi.Si sa per certo che il meccanismo può essere applicato a qualsiasi situazione,commerciale o politica che sia.Va da sé che se l’utilizzo delle informazioni acquisite-più propriamente sottratte-vengono utilizzate nelle strategie di marketing,per farci comprare un prodotto anzicchè un altro, è una cosa ma se vengono utilizzate per plasmare e pilotare al voto l’elettore in una campagna elettorale è ben altra cosa.A leggere quanto si sta scoprendo in USA e in Inghilterra c’è poco da stare tranquilli anche perché i populismi non hanno frontiere e giocano tutti nella stessa direzione.Una Europa federata unita economicamente e politicamente va a incidere su interessi di portata mondiale. Nel grande gioco delle potenze economiche una Europa politicamente coesa ha una forza contrattuale che certamente non ha l’Europa delle 27 patrie con le sue pulsioni euroscettiche, xenofobe e nazionaliste.Siamo sicuri che l’Italia, nella recente consultazione elettorale dagli esiti imprevedibili, non è stata oggetto di incursioni manipolatorie sui social ma se dovesse emergere qualche anomalia nella gestione dei social italiani,bisognerà andare a fondo.Non basta che Steve Bannon, stratega riconosciuto della vittoria di Trump,alla vigilia delle nostre elezioni, auspicasse l’ affermarsi delle formazioni populiste per avanzare il sospetto che l’auspicio nascondesse qualche segreto a lui noto ma sarebbe irresponsabile ottimismo non volerci vedere chiaro.Il ragionamento vale per noi come vale per la Francia,la Germania e l’Austria dove si è votato recentemente.L’allarme rosso comunque è scattato e le rivelazioni che stanno facendo esponenti che hanno operato con obiettivi elettorali negli organismi collegati a facebook sono oggettivamente inquietanti.Intendiamoci,per quanto riguarda l’Italia, là dove dovessero venire a galla manipolazioni via internet delle intenzioni di voto a vantaggio di Lega e M5Stelle non è assolutamente detto che Di Maio e Salvini dovessero saperlo.Tutt’altro.La partita si gioca sul grande scacchiere internazionale dove sono ricomparse le spie avvelenate e gli 007 espulsi.Più in generale c’è consapevolezza che le regole della democrazia tradizionale sono saltate e quelle nuove della democrazia diretta via internet non lasciano tranquilli.