RASSEGNA STAMPA

      Nessun commento su RASSEGNA STAMPA

NEL GIRO DI POCHE SETTIMANE GIANFRANCO FINI È STATO DUE VOLTE OSPITE DELLA TRASMISSIONE DOMENICALE “MEZZ’ORA IN PIÙ” CONDOTTA DA LUCIA ANNUNZIATA. IL RITORNO IN SCENA DEL FONDATORE DI ALLEANZA NAZIONALE NON VA SOTTOVALUTATO. CONSIGLIERE MOLTO ASCOLTATO DA GIORGIA MELONI, GIANFRANCO FINI SI CONFERMA UN POLITICO LUCIDO E DALLO SGUARDO LUNGO, SPAZIANDO DALLA POLITICA INTERNA AI VINCOLI DELLA POLITICA ESTERA. NELL’OCCASIONE HA PRESO LE DIFESE DI IGNAZIO LA RUSSA CRITICATO PER CONCEDERSI, COME PRESIDENTE DEL SENATO, MANIFESTAZIONI DI PARTITO. PER GIANFRANCO FINI NON ESISTONO INCOMPATIBILITÀ.

 

1. FINI, LA RUSSA? NESSUNO GLI CONTESTA IMPARZIALITÀ NELL’AULA

(ANSA) – “Anche io ho attraverso quella porta. Nel mio quienquennio, sono stato altro che imparziale ma nessuno mi ha mai contestato una faziosità nella direzione della Camera” e su di lui “nella direzione dei lavori non ho mai trovato un sola polemica, se partecipa a delle iniziative di partito nessuno lo può contestare”. Così Gianfranco Fini replicando a ‘Mezz’ora in più’ a una domanda sulle polemiche su Ignazio La Russa in quanto seconda carica dello Stato.

2. PRESIDENTE, ORA BASTA

Lettera aperta di Walter Verini a Ignazio La Russa, pubblicata da “la Repubblica”

Presidente La Russa, lei è presidente del Senato e rappresenta la seconda carica dello Stato. […] Il ruolo che ricopre richiede quindi un particolarissimo senso istituzionale, un rigoroso rispetto del ruolo. […] In qualche modo, o per amore o per forza, deve essere – e apparire – super partes.  […] Lei sta facendo di tutto per esercitare questa altissima funzione in maniera opposta a quello che dovrebbe essere. Una volta rivendica possesso ed esibizione privata di busti di Mussolini. […] E non manca di celebrare anniversari del Msi di Almirante. Poi esterna quasi quotidianamente nella polemica politica come fosse, invece della seconda carica dello Stato, la seconda carica del partito di Meloni  […] A chi rileva queste gravi anomalie, lei ribatte che non può esserle impedito di fare tutte queste cose e che la sua imparzialità è richiesta esclusivamente dentro le mura di Palazzo Madama. Non è così. Nel momento in cui si è chiamati a rivestire fondamentali cariche dello Stato si deve essere, ed essere percepiti, come personalità dello Stato, rigorosi tutori del prestigio e del ruolo costituzionale delle Istituzioni. Nella forma e nella sostanza.  […] Spero […]che non risponda “me ne frego”, come ha fatto fin qui e possa davvero riflettere su quanto le ho rappresentato.