.SALVINI LA MAFIA LA ‘NDRANGHETA E LA CAMORRA……

SALVINI LA MAFIA LA ‘NDRANGHETA E  LA CAMORRA…….

La vicenda della nave Acquarius , dei 629 migranti e del blocco ai porti italiani posto da Salvini volge al termine,sperando senza complicazioni, con l’approdo in Spagna al porto di Valencia. Resta il problema dei prossimi sbarchi e dell’Unione Europea che è chiamata a uscire dalle sue ambiguiutà e stabilire, accordo di Dublino o meno, se l’Italia se la deve vedere da sola e  farsi carico di un esodo biblico dalle proporzioni gigantesche. Matteo  Salvini ministro dell’Interno, sia pure con la rozzezza di chi pratica la politica indulgendo alle pulsioni istintive di chi vive con disagio il fenomeno migratorio, ha posto un problema che esisteva e che andava affrontato.I prossimi giorni ci diranno se il blocco dei porti italiani spingerà l’UE a prendersi le sue responsabilità e a fare della migrazione di massa un problema dell’UE e non dell’Italia,della Grecia,della Spagna e cioè dei paesi geograficamente più esposti. La crisi aperta nei rapporti con la Francia è un ulteriore elemento di complicazione ma concorre a drammatizzare il problema posto dall’Italia.Politicamente Salvini può ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto poiché la sua posizione è condivisa anche da chi non ha votato Lega e condanna il rifiuto di sbarco alla nave Acquarius. Questo perché il problema esiste  al di là di Salvini ed è l’incubatore dei voti affluiti alla Lega che sui migranti ha le posizioni più radicali e ne interpreta politicamente le pulsioni più xenofobe. Vedremo a fine giugno come il Consiglio Europeo con capi di Stato e di governo affronterà il problema che, al di là di Salvini, l’UE non può continuare ad  ignorare. Ma Salvini è ,per sua volontà e accettazione,ministro dell’Interno ed è soprattutto della sicurezza e del rispetto della legalità entro i patri confini  che è chiamato ad occuparsi,flussi migratori compresi a sbarchi avvenuti.Ma il nostro Paese ha un problema irrisolto e parzialmente affrontato che è la lotta alla criminalità, comunque etichettata,e che notoriamente esercita la sua egemonia su gran parte del territorio nazionale.Oggi c’è più mafia al nord che al sud e le cronache lo confermano quotidianamente.Nel sud staziona la manovalanza, il braccio militare delle mafie,che si muove agevolmente da un capo all’altro dell’Italia per eseguire le disposizioni delle cupole.Sono notoriamente tre le organizzazioni dell’anti-Stato che operano sul territorio nazionale con grande disponibilità di mezzi,risorse e complicità.Infettano l’economia sana e provocano nei meccansimi del mercato distorsioni che danneggiano le imprese che operano correttanìmente.Salvini, se proprio ha tanta voglia di fare lo sceriffo e l’uomo d’ordine,lasci al presidente Conte, al ministro degli Esteri e a quello degli Affari Europei il compito di trattare a Bruxelles o a Strasburgo l’emergenza migranti e si concentri sull’azione di contrasto a mafia,camorra e ‘ndrangheta.Verosimilmente scoprirà che  anche il business dell’accoglienza dei migranti è controllato dalle tre organizzazioni anti-Stato.E mentre per conseguire risultati concreti a Bruxelles c’è bisogno della comprensione e della volontà degli altri partner europei, per fare la guerra a mafia,camorra e ‘ndrangheta non deve chiedere condivisione a nessuno. Nei prossimi giorni verrà in Calabria per verificare come sono stati gestiti i beni sequestrati alle oraganizzazioni mafiose e a Palmi consegnerà uno di questi immobili destinato ad ospitare il commissariato di Polizia.Iniziatifa significativa e simbolicamente rilevante ma che non può bastare.Per combattere mafia,camorra e ‘ndrangheta deve dimostrare di avere più coraggio di quanto ne ha avuto per impedire lo sbarco a 629 disperati sulle cui vite si è esercitato il cinismo della politica che soltanto un socialista poteva neutralizzare, il capo del governo spagnolo offrendo il porto di Valencia.