RASSEGNA STAMPA – Nel PD si comincia da De Luca a Napoli…

IL RIDIMENSIONAMENTO DI CACICCHI E CAPIBASTONE NEL PD COMINCIA DA NAPOLI COL PRESIDENTE VINCENZO DE LUCA DETTO “LO SCERIFFO”. LA SCHLEIN HA NOMINATO COMMISSARI PER NAPOLI E CASERTA LA CAMUSSO E MiSIANI. NEL MIRINO I TESSERAMENTI CHE HANNO DOMINATO LA CAMPAGNA CONGRESSUALE MA IL VERO OBIETTIVO È IL TERZO MANDATO CUI PUNTA DE LUCA PER LA GUIDA DELLA REGIONE. A ROMA SI SOSTIENE CHE DEVE VALERE ANCHE PER LA CAMPANIA IL LIMITE DEI DUE MANDATI MA DE LUCA NON INTENDE RINUNCIARE AL TERZO.

Estratto dell’articolo di Alessandro di Matteo per “La Stampa”

Il commissariamento del Pd campano e casertano è solo il primo passo, un atto peraltro inevitabile dopo il caos delle tessere scoppiato durante le primarie e che di fatto rende impossibile lo svolgimento del congresso nella regione. Ma la vicenda è tutta politica, ha a che fare con un’idea di partito che Elly Schlein ha illustrato chiaramente già il giorno della sua investitura a segretaria del partito, con quell’intemerata contro i «cacicchi» e «capi bastone»: nel nuovo Pd non ci deve essere spazio per i «signori delle tessere», anche a costo di perdere qualche voto, come ha detto sabato. E in cima alla lista dei «capi bastone», per il nuovo gruppo dirigente del Nazareno, c’è sicuramente “lo sceriffo”, il presidente della Campania Vincenzo De Luca, che alle primarie era schierato con Stefano Bonaccini e che è assolutamente determinato a ricandidarsi per un terzo mandato nel 2025. Progetto che non piace affatto alla segretaria Pd e ai suoi. Già oggi Antonio Misiani e Susanna Camusso inizieranno il loro lavoro di commissari rispettivamente del Pd campano e casertano. Misiani sarà a Napoli, l’ex segretaria Cgil a Caserta, dove lo scorso febbraio il boom di tesseramenti ha fatto scoppiare l’allarme.    […] De Luca su questo per ora tace, anche se tra i suoi si ironizza sul «rinnovamento fatto da chi è sostenuta da la maggior parte dei capicorrente Pd». […] Ma, appunto, lo scontro va ben oltre i tesseramenti sospetti. In gioco c’è il regno di De Luca in Campania. Il presidente ha mandato un messaggio forte e chiaro venerdì scorso durante la direzione regionale del partito, il giorno prima del commissariamento: «Le questioni campane si decidono qui, non a Roma o alle Nazioni unite». […] E’ pronto anche a fare da solo, se il partito non lo sosterrà. Di sicuro farà modificare la legge elettorale che al momento vieta di candidarsi per più di due volte. Ai suoi continua a ripetere: «Io mi candiderò in eterno». Un anticipo dello scontro è andato in scena proprio alla direzione regionale. E’ stato Marco Sarracino, vicino a Schlein e prossimo membro della segreteria Pd che sarà varata in settimana, a replicare a De Luca: «Sul terzo mandato non possiamo avere venti posizioni differenti, una per ogni regione. Non possiamo essere contrari in Veneto e a favore in Campania. E se essere creativi vuol dire vincere come abbiamo fatto a Napoli, io sono orgoglioso».  […]