RASSEGNA STAMPA

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SE LA MELONI PENSAVA DI RECUPERARE RILEVANZA E VISIBILITÀ POLITICA AL CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES, OSPITE D’ONORE IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY, HA MANCATO L’OBIETTIVO. CONSEGUENZA DELLE SUE AMBIGUITÀ FRA EUROPEISMO E SOVRANISMO, AIUTI PROMESSI E NON ANCORA INVIATI IN UCRAINA, POLEMICA CON MACRON E SCHOLZ PER NON ESSERE STATA INVITATA ALL’INCONTRO DI PARIGI. E NEMMENO LE È STATO CONSENTITO DI PRENDERE SINGOLARMENTE LA PAROLA IN ASSEMBLEA. LO STAFF DIPLOMATICO CHE ACCOMPAGNA MELONI MINIMIZZA E METTE IN EVIDENZA IL VELOCE SALUTO CHE C’È STATO CON ZELENSKY CHE NON È, PERÒ, L’ INCONTRO BILATERALE NEL QUALE LA MELONI CONFIDAVA. ABITUATA A TRATTARE CON SALVINI E BERLUSCONI, HA SOTTOVALUTATO LA CARATURA POLITICA DEI PARTNER INTERNAZIONALI. AVRA’ PROBABILMENTE REALIZZATO CHE AVERE TROPPO RINVIATO LA VISITA A KIEV E NON AVER INVIATO LE ARMI PROMESSE, NON L’HA RESA CREDIBILE E AFFIDABILE AGLI OCCHI NON SOLO DI ZELENSKY MA ANCHE DEI PARTNER EUROPEI CHE LE PROMESSE LE HANNO SEMPRE MANTENUTE.

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

In una giornata non proprio fulgida per la diplomazia italiana, dopo pranzo arriva il secondo ko per l’Italia: salta il bilaterale fra Meloni e Zelensky. L’appuntamento era stato annunciato ieri da Palazzo Chigi e da fonti italiane a Bruxelles, proprio nelle ore in cui il presidente ucraino stava volando verso Parigi per incontrare Macron e Scholz. Il faccia a faccia di oggi con la presidente del Consiglio sarebbe stato dunque un balsamo per curare la ferita dopo l’esclusione di ieri sera all’Eliseo. Invece non è andata così. […] L’italia alla fine è stata inserita nel gruppo con Spagna, Polonia, Romania, Olanda e Svezia. Davanti a quella che si prefigura come una Waterloo per la diplomazia italiana, lo staff di Meloni fa trapelare che “il presidente ucraino ha chiesto al presidente del consiglio italiano di intrattenersi per un colloquio a due. Nel corso della lunga conversazione, Meloni ha confermato il sostegno italiano all’Ucraina contro l’aggressione russa. Il presidente Zelensky ha manifestato forte gratitudine”. Insomma il protagonismo di Meloni non c’è stato, anzi. Nel corso della plenaria del Consiglio europeo con il presidente Zelensky, per motivi di tempo, non tutti i 27 leader sono intervenuti. In questo caso è stato designato un gruppo di paesi che […] ha preso la parola. […] E l’Italia non c’era. Sono ore di tensione per la delegazione italiana, che al momento spiega che “non sono previste altre dichiarazioni di Meloni per questa giornata”. Le parole della mattina contro Macron e la Francia hanno lasciato il segno.