PANDEMIA IN CALABRIA: LA VERITA’ DEI NUMERI

PANDEMIA IN CALABRIA: LA VERITA’ DEI NUMERI

di Vincenzo Gallo

Si discute di Cotticelli e Zuccatelli mentre il virus sta dilagando.
Gli ospedali sono già saturi e i reparti covid spesso non sono nemmeno separati dagli altri, rischiando di diventare dei focolai.
Giustamente si chiede di aumentare i posti letto, ma bisognerebbe tenere conto che il 10 novembre i ricoverati con sintomi sono stati 283 e i ricoverati in terapia intensiva 19 (nonostante siano stati formalmente ridotti di 16 unità). Sono raddoppiati entrambi in 10/11 giorni all’incirca.
I nuovi casi sono stati 409, raddoppiando in 11 giorni.
Nelle prossime settimane pertanto la situazione potrebbe diventare drammatica se continueranno a mancare posti letto e personale qualificato e la trasmissione del virus non dovesse rallentare significativamente.
Siamo in emergenza e non c’è più tempo da perdere o prevedere lavori di ristrutturazione di ospedali se dovessero durare mesi.
Sarebbe bene attivare la protezione civile, l’esercito, le Ong, i volontari, valorizzare tutte le professionalità locali, chiedere la consulenza di esperti del livello di Crisanti anche per potenziare la capacità di fare tamponi, documentarsi su ciò che stanno facendo in altre regioni e all’estero, attivare numeri verdi per servizi di assistenza sanitaria a distanza, utilizzando anche i medici di famiglia per dare indicazioni ai cittadini con sintomi non gravi per potersi curare a casa, facendo un appello a tutti per limitare al minimo i contatti.
Da sottolineare che ci sono già 5.545 persone in isolamento domiciliare e dal 15 ottobre, in meno di un mese, i decessi hanno già raggiunto le 47 unità. Bisogna fare ogni sforzo per evitare che continuino ad avere una rapida crescita.