RASSEGNA STAMPA – COME IN OGNI CAMPAGNA ELETTORALE SI TORNA A PARLARE DEL VOTO DEI CATTOLICI E NON MANCANO NOSTALGIE DEMOCRISTIANE…

Matteo Pucciarelli per la Repubblica – Estratti

Ci vorrebbe un partito dei cattolici, o forse a pensarci bene: ci rivorrebbe la Democrazia Cristiana. Lo pensa il 37 per cento degli italiani, perlomeno secondo il rapporto curato da Quorum per Demos, soggetto politico che orbita nel centrosinistra. Ma alla fine è una richiesta che proviene soprattutto fra chi vota a destra, visto che quasi un elettore di Fratelli d’Italia su due è convinto che in Italia manchi un partito che «sostenga i valori cristiani e cattolici ». Di questo 37 per cento di italiani attirati dall’idea, il 60 per cento oggi vota la coalizione di governo e solo il 18 per cento una ipotetica coalizione formata da Pd, M5S, rossoverdi e +Europa. Mentre i centristi di Matteo Renzi e Carlo Calenda, messi assieme, fanno solo il 4,8 per cento. La domanda cattolica-cristiana riguarda soprattutto le fasce di età più anziane: fra coloro che hanno 18-34 anni lo chiede il 19 per cento degli elettori, quasi la metà rispetto alla fascia 35-54 (36 per cento), mentre tra gli over 55 la domanda arriva fino al 45 per cento. Sarà l’effetto nostalgia della Prima Repubblica? Chissà. E poi, in parte prevedibile: desidera un’offerta politica del genere chi si dichiara credente, con picchi del 70 per cento tra i praticanti. Il segretario di Demos Paolo Ciani, promosso da Elly Schlein vicecapogruppo pd alla Camera, è molto vicino alla Comunità di Sant’Egidio. L’obiettivo, dice Ciani, è «costruire un altro pezzo di coalizione: un partito di ispirazione cristiana, ma non centrista o post-democristiano», nel senso correntizio. Un partito «che supera vecchi schemi perché è “di sinistra” sulla pace, sul no alle armi, ma anche sulla difesa di migranti e detenuti». E che invece ha posizioni più conservatrici «sul fine vita o sulla famiglia». Sarebbe un errore, sostiene Ciani, «regalare il voto cattolico a destra o astensione. (…) Un dc di vecchia data come Gianfranco Rotondi, alle ultime elezioni eletto con FdI, sostiene come oggi ci sia «un’onda di ritorno, la nostalgia di un grande partito popolare di massa è tanta. Alcuni come noi in questi anni hanno tenuto la fiammella accesa. Nella gara d’appalto per una “nuova Dc” Meloni è favorita, però deve studiare bene l’offerta ». L’argomento è dunque attuale.

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