RASSEGNA STAMPA – IL GOVERNO FRENA NORDIO. TEMPI LUNGHI PER LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA…

 

(nella foto Giorgia Meloni e Carlo Nordio)

Estratto dell’articolo di Nic. Car. per “la Stampa”

1. A che punto è la riforma della giustizia de ministro Nordio?

Il disegno di legge, varato il 15 giugno dal Consiglio dei ministri, primo step della riforma, è rimasto fermo due mesi alla Ragioneria dello Stato. Arrivato a fine luglio al Senato, è finito in un cassetto della commissione Giustizia. A novembre è scattato lo stop imposto dalla sessione di bilancio, quando non si possono trattare leggi che comportino una spesa (in questo caso per l’assunzione di 250 giudici): se ne riparlerà a gennaio.

2. Cosa dice il dl in questione?

Oltre a cancellare il reato di abuso d’ufficio, mossa contestata a livello europeo, restringe il perimetro del reato di traffico di influenze. Poi vieta ai giornalisti di pubblicare le intercettazioni, se non sono contenute nei provvedimenti dei giudici, e impone il ricorso al gip collegiale (cioè al parere di tre giudici) anziché al giudice unico per decidere sugli arresti chiesti dai pm.

3. Come muta la prescrizione?

È in calendario per la Camera in questi giorni, ma anche il voto su questo provvedimento potrebbe slittare a dopo le Feste. Sul ritorno alla prescrizione sostanziale, con l’abolizione della improcedibilità, si sono esposti i 26 presidenti delle Corti Appello […]

4. Che ne è del progetto della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri?

Per ora è sparita dai radar, come più volte denunciato sia da Forza Italia che da Italia Viva. Il ministro Nordio ha dichiarato che il «progetto di riforma costituzionale» per la separazione delle carriere sarà presentato a Palazzo Chigi «entro la primavera». Insomma, non prima di altri 4 o 5 mesi.

5. Qual è la linea dei vari partiti su questi provvedimenti?

Nella maggioranza sensibilità diverse. Fratelli d’Italia non ha fretta, anche perché Meloni non vuole acuire lo scontro con la magistratura. Stesso atteggiamento dilatorio da parte Lega. I più convinti sono in Forza Italia e, fuori dalla maggioranza, in Italia Viva. […]

6. Cosa pensano i magistrati?

Bocciatura totale. In più occasioni l’Associazione nazionale magistrati ha definito il quadro delle nuove norme poco chiaro. Oltre al rischio concreto di incostituzionalità, in particolare sulla limitazione del potere di impugnare le sentenze di assoluzione da parte del pm.