RASSEGNA STAMPA – Gianfranco Fini su Lollobrigida e le scelte del governo….

SE NON SI FOSSE INGUAIATO, PER AMORE, CON L’APPARTAMENTO DI MONTECARLO GIANFRANCO FINI SAREBBE ANCORA UN LEADER DI TUTTO RISPETTO E, PROBABILMENTE, AVREBBE ANCORA IL CONTROLLO DELLA DESTRA POST-FASCISTA DA NON CONFONDERE CON QUELLA DELLA MELONI CHE COL FASCISMO, FURBIZIE A PARTE, NON HA ANCORA CHIUSO I CONTI. FINI, CON LA SVOLTA DI FIUGGI, PRESE DEFINITIVAMENTE LE DISTANZE DAL VENTENNIO E, IN VISITA A GERUSALEMME, EBBE A DEFINIRE IL FASCISMO MALE ASSOLUTO. FU UNA SCELTA CORAGGIOSA CHE POTEVA DARE VITA A UNA DESTRA MODERNA E DEMOCRATICA ANCORATA AI VALORI DELLA COSTITUZIONE E, INVECE, CI RITROVIAMO CON UNA DESTRA NOSTALGICA DEL VENTENNIO CHE VANEGGIA DI SOVRANITÀ ALIMENTARE, MULTE ALL’USO DI TERMINI INGLESI, NIENTE TASSE A CHI FA FIGLI PER LA PATRIA E CONTRASTO ALLA SOSTITUZIONE ETNICA CHE, NON SI È CAPITO, CHI LA PORTEREBBE AVANTI IN ODIO ALLA “RAZZA BIANCA” ITALIANA. SIAMO ALLE COMICHE.

FINI, PAROLE DI LOLLOBRIGIDA? UNA COLOSSALE SCIOCCHEZZA

(ANSA) – “Ha detto una colossale sciocchezza, che non sta né in cielo né in terra. Credo alla sua buona fede anche se la conosco pochissimo. Lui ha chiesto scusa ma non sapeva che quel termine fosse uno slogan suprematista. Ammissione di ignoranza, va bene, prendiamone atto. Uno scivolone, una frase infelice, capita a tanti”. Così Gianfranco Fini, ex presidente della Camera e storico leader di Alleanza Nazionale, sulle parole del ministro Lollobrigida durante la trasmissione L’Aria che tira su La7.

CASO USS: FINI, FALLA NEL SISTEMA DI CONTROSPIONAGGIO ITALIANO

(ANSA) – “Dolenti note. Nordio è stato un autorevolissimo magistrato, se si assume la responsabilità di un provvedimento do per scontato che l’abbia fatto a ragion veduta. L’Anm e gli avvocati tutti contestano il ministro perché pensano che ci sia stata un’invasione di campo. Nel merito, è accaduto che quei magistrati non hanno rimesso in libertà Uss. L’hanno messo agli arresti domiciliari col braccialetto. Quando Nordio risponde agli Usa dice che Uss ha il braccialetto”. Lo ha detto Gianfranco Fini, ex presidente della Camera e storico leader di Alleanza Nazionale, ospite a L’Aria che tira su La7 intervenendo sul caso Uss. “Allora – ha aggiunto Fini – se Uss aveva questo braccialetto, quando è scappato è scattato l’allarme. E lì chi è intervenuto? Oppure, come io credo, quel braccialetto è stato disattivato. Il controspionaggio italiano dov’era? E se c’era, dormiva? Quando Uss arriva a Mosca ringrazia gli amici “preparati e capaci che mi hanno aiutato”. Qualcuno tiene carte coperte. Si tratta di servizi russi, allora, non di servizi deviati. Spero di essere smentito. Il controspionaggio è possibile che non si sia reso conto di questo signore. Non è la fuga di un ladro di polli”. All’intervistatrice che chiede si sia trattata di una falla nel servizio di controspionaggio, Fini risponde: “sì, non mi convince quello che il governo dice”.

CASO USS: FINI, ‘CONTROSPIONAGGIO ITALIANO DORMIVA’

(Adnkronos) – Sulla fuga del faccendiere russo Artem Uss “il controspionaggio italiano dov’era? E se c’era dormiva”, dice a ‘L’aria che tira’ l’ex leader di An Gianfranco FINI. “Non si scappa con un braccialetto elettronico senza che nessuno se ne accorga. Probabilmente – osserva l’ex presidente della Camera – c’è una disattenzione di chi deve vigilare”.

FINI: IO SUGGERITORE MELONI? SUGGERISCO A ME STESSO

 (askanews) – “Dopo una iniziale fase in cui ero perplesso su Fratelli d’Italia ho preso atto che stava facendo un buon lavoro, e l’ho votato senza chiedere nulla. Io suggeritore di Meloni? Suggerisco a me stesso e non agli altri. Una mia candidatura alle Europee? Di questo non importa niente a nessuno, per essere candidati bisogna che il candidato accetti la candidatura…”. Lo ha detto Gianfranco Fini intervistato a L’aria che tira su La7. “La passione per la politica ti accompagna per tutta la vita, non c’è un vaccino che funzioni e non è solo stare trenta anni in Parlamento ma aiutare la società e dare qualche idea”, ha concluso.

25 APRILE: FINI, ‘FESTA LIBERAZIONE DA FASCISMO, VALORI ANTIFASCISMO ALLA BASE COSTITUZIONE’

(Adnkronos) – “Il 25 aprile è la festa della liberazione dal fascismo. E in mille occasioni Alleanza nazionale disse che i valori dell’antifascismo erano i valori alla base della Costituzione”, dice a ‘L’aria che tira’ su La7 l’ex presidente della Camera Gianfranco FINI

RESISTENZA: FINI, ‘LA RUSSA? SU VIA RASELLA NON E’ LECITO FARE BATTUTE’

(Adnkronos) – “Su questioni così importanti, come Via Rasella, non è lecito fare battute e scherzare. La Russa, che è un uomo intelligente, si è reso conto di aver preso una cantonata”. Lo ha detto a ‘L’aria che tira’ su La7 l’ex leader di An Gianfranco FINI.