RASSEGNA STAMPA

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CI SONO STATE FORZATURE ED ESAGERAZIONI NELL’ASPRO CONFRONTO-SCONTRO FRA GOVERNO ITALIANO E GOVERNO FRANCESE. DILETTANTISMO O NON PROFESSIONALITÀ DA PARTE DI ESPONENTI DEL GOVERNO ITALIANO NELL’OSTENTARE SPOCCHIA TRIONFALISTICA UNA VOLTA CHE LA FRANCIA AVEVA OFFERTO IL PORTO DI MARSIGLIA PER LO SBARCO DEI 234 MIGRANTI. MARCIA INDIETRO E L’ ACCUSA DI DISUMANITA’ DA PARTE DELLA FRANCIA AI NOSTRI GOVERNANTI. SEVERO IL GIUDIZIO DEL GIORNALE DEI VESCOVI ITALIANI PER AVER GIOCATO UNA CINICA PARTITA SULLA PELLE DI ESSERI UMANI CHE MERITAVANO RISPETTO E CONSIDERAZIONE.

(ANSA)

Una “lite infantile”, uno scontro “disumano” sulla pelle dei più deboli.Questo il senso dell’editoriale dell’Avvenire. “Non riguardasse un dramma, una tragica questione di vita e di morte che si consuma quotidianamente nel mare di casa nostra – si legge -, verrebbe da derubricare a lite infantile quella scoppiata tra il nostro governo e l’esecutivo francese”.”In tempi di guerra fratricida in terra d’Europa – aggiunge -, minare le fondamenta della casa comune, con provocazioni sovraniste da un lato e ritorsioni muscolari dall’altro, è miope, politicamente non conveniente per nessuno e disumano per i soggetti deboli presi nel mezzo”.  “Perché le minacce e i toni utilizzati, da un versante all’altro delle Alpi, assomigliano più a quelli che due ragazzacci si urlano in faccia prendendosi a schiaffi, che non al comportamento maturo e responsabile che sarebbe lecito attendersi dai governi di due grandi Paesi, legati da millenni e da 70 anni nucleo fondante di quella Comunità di Stati che oggi chiamiamo Unione Europea”, spiega il giornale. Il quotidiano dei vescovi parla di uno “spettacolo semplicemente desolante”.  “Profondamente sbagliato e inutilmente crudele – scrive – il comportamento del nostro governo che prima rallenta l’approdo di navi cariche di naufraghi, poi ne autorizza alcune all’ingresso in porto, opera soccorsi selettivi definendo ‘carico residuale’ quelli lasciati a bordo, salvo poi dover prendere atto della realtà che anche questi ultimi sono esseri umani e non una sub-categoria catalogata come ‘migranti'”.  “Allo stesso tempo, però, pure il comportamento di Parigi è stato tutt’altro che politicamente adeguato, solidale e maturo. Con il ‘tira e molla’ sull’accoglienza delle persone a bordo della Ocean Viking – sì, no, a Marsiglia, a Tolone – le proteste in sede Ue, le rimostranze nei confronti del nostro governo. E, da ultimo, le incredibili minacce di ritorsioni”, aggiunge il giornale della Cei. “L’Unione Europea è una costruzione tutt’altro che compiuta – e l’incapacità dei suoi vertici di mediare e pacificare in questa vicenda prova che il lavoro da fare è ancora moltissimo e per nulla scontato”, conclude.