RASSEGNA STAMPA

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ANCHE NEGLI ANNI TRASCORSI A PREDAPPIO, CONSIDERATO IL “SACRARIO” DI MUSSOLINI, SI È SEMPRE MANIFESTATO CON ECCESSI FOLKLORISTICI DI SALUTI ROMANI E INVOCAZIONI AL “DUCE”, PRESENTE AI CAMERATI. QUEST’ANNO, 100 ANNI DALLA ” MARCIA SU ROMA” E COL GOVERNO DI DESTRA, ERA FACILE PREVEDERE CHE I SALUTI ROMANI E LE INVOCAZIONI AL “DUCE’ AVREBBERO FATTO REGISTRARE UNA PARTECIPAZIONE DI GRAN LUNGA PIÙ NUMEROSA. SI PARLA DI 2MILA- 3 MILA NOSTALGICI PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA E CHE DAL VIMINALE ERA FACILE PREVEDERE. NON SI POSSONO MUOVERE CIRCA 3MILA ALL’INSAPUTA DI QUESTORI, PREFETTI E SERVIZI DI SICUREZZA. SENZA VOLER DRAMMATIZZARE, QUALCHE PROBLEMA DI COMPATIBILITÀ SI PONE E NON PER I SALUTI ROMANI MA PER RICHIAMARSI A UN REGIME CHE È STATO CONDANNATO DALLA STORIA E CHE GLI ITALIANI HANNO SCONFITTO CON LA LOTTA PARTIGIANA E I SUOI LUTTI, DANDO VITA ALL’ITALIA REPUBBLICANA E ANTIFASCISTA PER “COSTITUZIONE”.

Articolo da “www.corriere.it”

Sono circa 2.000 i nostalgici del fascismo che oggi, in occasione del centenario della marcia su Roma, si sono ritrovati a Predappio. In mattinata è partito il corteo che, dalla cittadina in provincia di Forlì che diede i natali a Mussolini ha come meta la cripta dove è sepolto il duce. Numerosi dei partecipanti – gli «Arditi» – indossano la camicia nera e il fez: qualcuno ha accennato saluti romani e intonato «Faccetta nera» o «Allarmi, siam fascisti». Tra i partecipanti ci sono anche bambini. In apertura della manifestazione nostalgica ha parlato Orsola Mussolini pronipote del capo del fascismo: «Se dopo 100 anni siamo ancora qui è per rendere omaggio a colui che questo Stato volle e al quale non faremo mai mancare la nostra ammirazione», ha detto. «Siete uno spettacolo. Il desiderio mio e di mia sorella Vittoria – ha proseguito – è portarvi un caloroso ringraziamento per aver organizzato e portato a termine questa manifestazione così sentita. Manifestazione servita a ricordare la marcia di 100 anni fa» che portò il re «a conferire al nostro bisnonno l’incarico di fare il presidente del Consiglio. Da lì lui e i suoi collaboratori partirono per fare uno Stato nuovo, più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi». «Ho piacere che abbia vinto Giorgia Meloni – ha detto invece Mirco Santarelli, presidente degli «Arditi» – perché il mio nemico numero uno è la sinistra». Giunti al cimitero, i partecipanti hanno declamato la formula di rito: «Camerata Benito Mussolini, presente!». Il presidente degli Arditi ha chiesto a tutti di mettersi una mano sul cuore anziché esibirsi nel saluto a braccio teso, per non rischiare una denuncia per apologia del fascismo. Non tutti, però, hanno rispettato l’invito. Venerdì, giorno preciso della ricorrenza della presa del potere da parte di Mussolini, sempre a Predappio si era svolta un’altra manifestazione di segno opposto, organizzata dall’Anpi. Il Comune aveva negato il patrocinio motivando che il corteo avrebbe intralciato il traffico.