GOVERNO A TRAZIONE AUTARCHICA:LINGUAGGIO E NOSTALGIA….

GOVERNO A TRAZIONE AUTARCHICA: LINGUAGGIO E NOSTALGIA…

Vale anche per la politica che il ridicolo può fare più danni del drammatico e i Fratelli d’Italia devono stare attenti perchè sui social c’è un’onda alta di spernacchiamento per le variazioni apportate dal nuovo governo alla titolazione di alcuni ministeri. Quello dell’Agricoltura si è arricchito della “sovranità alimentare”, quello dell’Istruzione ha incorporato il “merito” come se. con i governi precedenti, la progressione negli studi avvenisse per censo mentre,per quanto riguarda il ministero della Famiglia , nella titolazione è stata allusivamente inserita la “natalità”, segnale esplicito di contrapposizione alla possibilità delle donne di abortire in applicazione della legge 194.

La “sovranità alimentare “ è un richiamo al sovranismo nelle sue possibili applicazioni ma, con la globalizzazione imperante, un patriottismo di stampo enogastronomico sarebbe complicato da osservare. Se,invece, il governo a vocazione autarchica intendeva difendere il made in Italy in dimensione ampia e nella sua vasta gamma bastava aggiungere “del made in Italy” e avrebbe avuto un senso. Comunque sia ,difendere il parmiggiano e il prosecco dalle imitazioni di altri Paesi è un nobile intento.

Il “merito” inserito nell’Istruzione è un vaniloquio senza senso a meno che non si voglia discriminare chi, per condizione sociale o fragilità di condizione, incontra difficoltà nel processo formativo. Piuttosto che selezionare crudamente a cominciare dalla prima infanzia, potrebbero dedicarsi a bonificare i concorsi truccati ,le cattedre universitarie, i primariati negli ospedali che, notoriamente,passano da padre in figlio.

La “natalità” inserita nel ministero della Famiglia maschera l’ostilità della destra al diritto di aborto previsto dalla legge 194 . E’ partito all’attacco l’immancabile Gasparri che ha già riproposto un disegno di legge fino ad oggi puntualmente bocciato ma che, con la Roccella ministra, potrebbe trovare considerazione col nuovo governo e con il nuovo parlamento. Nel mirino c’è il diritto di aborto e non è una novità.

Infine l’italica lingua è chiamata dal nuovo governo a non fare uso del termine Paese, riferito all’Italia, ma ad adottare il termine Nazione che, è stato spiegato, comprende, a differenza del “Paese” , oltre ai confini geografici il popolo che esprime. Se il “nuovo” comincia da qui, con nostalgici richiami alla lingua del “ventennio”, si comprende perchè i social si sono scatenati a irridere alle pulsioni littorie del governo a trazione autarchica. Un errore che poteva essere evitato e che, a quanto pare, non produce nulla se non barzellette e sbracate contumelie.( Nella foto Palazzo Chigi sede del governo)