SANITA’ : OCCHIUTO NON CANCELLI LE IMPRONTE SUL DISASTRO…

L’azienda “zero” o “unica” che accentrerà e coordinerà l’operatività delle ASP provinciali è passata in consiglio regionale senza problemi a parte le lamentazioni delle forze di opposizione per non essere state considerate e coinvolte nell’elaborazione e nella formulazione. Avrebbero voluto la procedura di rito e cioè passaggio in commissione-ancora non costituita- valutazione e integrazione di elementi migliorativi fino all’arrivo in aula per il voto e l’approvazione. Sarebbero trascorsi mesi grazie ai trucchi dei lavori in commissione, elastici e flessibili, finchè non si raggiunge la sintesi e la condivisione. Quando è possibile,diversamente passa a maggioranza.

Ma il presidente Occhiuto il lusso di una procedura con tempi incompatibili con l’urgenza delle decisioni da prendere non poteva concederlo. Aveva parlato chiaro in campagna elettorale dichiarando la priorità del dossier sanità sugli altri ,anche alla luce delle incertezze sull’andamento della pandemia e della fragilità delle strutture ospedaliere rispetto alla “quarta ondata”.Del resto la nomina a commissario della sanità per il piano di rientro il governo nazionale l’aveva accordata dopo pochi giorni dall’insediamento alla presidenza della giunta regionale. Occhiuto si è incontrato col ministro Speranza, col ministro Brunetta, con la ministra Carfagna forte delle buone relazioni costruite nel ruolo di capogruppo di Forza Italia alla Camera. Perchè, dunque, impantanarsi nelle lungaggini di procedure, da rispettare in tempi normali ,ma non con un disastro sanitario ereditato da affrontare.

Occhiuto ha chiesto,quindi, alla sua solida maggioranza di dare via libera all’azienda unica senza voler escludere le forze di opposizione i cui contributi , se verranno,saranno presi nella dovuta considerazione. Si tratta di una “legge quadro”, già adottata dalle regioni del Veneto e del Lazio, che va ora articolata nelle incombenze e nelle funzioni che dovrà svolgere. Il principio che l’ha ispirata rimanda a un’azienda che accorpa e accentra le funzioni e le decisioni più importanti, dagli acquisti alle procedure amministrative, giuridiche e contabili che le ASP provinciali hanno dimostrato di non sapere gestire. Le ASP potranno dedicarsi al territorio e impegnarsi affinchè ai cittadini vengano garantiti i servizi cui hanno diritto. Ci sarà, ovviamente, insieme alle responsabilità, un accentramento ed una concentrazione di potere,tanto più che nella persona di Occhiuto si sommano il ruolo di presidente e quello di commissario. Ma i calabresi non possono dolersi perchè burocrati incompetenti e incapaci portati ai vertici delle ASP e delle AO per il loro spirito di servizio nei confronti della politica ,soprattutto alle scadenze elettorali, vengono messi nella condizione di non nuocere. Hanno inquinato l’etica e il merito della professione medica favorendo carriere non sostenute da competenza,esperienza,capacità e produttività.

Che Occhiuto vada avanti,dunque, con i tempi che si può dare sulla base delle prerogative che gli vengono dalla carica, affronti il disastro sanitario per come glielo hanno consegnato Spirlì e Longo ma tenga lontana la tentazione, in nome dell’azienda zero, di azzerare i conti del disastro. E’ sua l’affermazione di questi giorni che ha trovato un “servizio sanitario distrutto “. Bene, nessuno gli chiede di inquisire e cercare colpevoli-compito che semmai spetta ad altre figure istituzionali- ma di onorare l’impegno assunto in campagna elettorale di rendere noti i conti del disastro sanitario perchè i calabresi hanno il diritto di conoscerli, non fosse altro per l’addizionale che sono chiamati a pagare per le voragini della spesa sanitaria e che è la più alta fra tutte le regioni.

Ci sono milioni stanziati per contrastare la pandemia che non si trovano, che non risultano rendicontati, ci sono milioni stanziati per creare posti letto covid che non sono mai stati realizzati, milioni per assumere personale medico e paramedico per fronteggiare la carenza di personale di cui soffrono gli ospedali, milioni per le prestazioni di lavoro straordinario richieste e che sarebbe interessante sapere come sono stati utilizzati. In ultimo, e non certo per importanza, Occhiuto dovrebbe spiegare ai calabresi, che pagano in silenzio l’addizionale, di che cosa si sono occupate le due pagatissime agenzie di consulenza contabile,amministrativa e manageriale ingaggiate dalla regione per avere assistenza. Si tratta della PKMG e dell’Agenas, potentissime agenzie di servizi in sanità a livello nazionale. Ad oggi la PKMG ha ricevuto più di 11 milioni di euro per le sue prestazioni e verosimilmente altrettanto avrà avuto l’Agenas. Occhiuto,se vuole onorare l’impegno assunto in campagna elettorale di fare verità sui conti regionali della spesa sanitaria, deve dire ai calabresi di che cosa si sono occupate le due agenzie, con quali procedure e modalità, con quali costi e, cosa più importante, con quali risultati visto che mentre il servizio sanitario veniva “distrutto” le due agenzie erano in campo ingaggiate a pacchi di milioni.Occhiuto ha affermato in più occasioni che una diversa narrazione della Calabria è possibile, ridimensionando l’abusata immagine di una Calabria dominata dalla ‘ndrangheta e dalle consorterie di ,poteri deviati. Ecco una narrazione diversa potrebbe cominciare senza coprire le ignominie della spesa sanitaria e di chi ne ha tenuto la contabilità.