REGIONALI E AMMINISTRATIVE : NICOLA ADAMO BENEDICE OCCHIUTO E CARUSO….

REGIONALI E AMMINISTRATIVE: NICOLA ADAMO BENEDICE OCCHIUTO E CARUSO…..

Nelle ultime battute della campagna elettorale per l’elezione del sindaco a Cosenza ha preso corpo una interpretazione delle forze in campo che poggiava sull’assunto che fra centrosinistra e centrodestra ci fosse una trasmigrazione incrociata di voti finalizzata a determinare il risultato sia alla regione che al comune.In pratica dal centrosinistra voti a sostegno di Roberto Occhiuto alla regione in cambio di voti a sostegno di Franz Caruso  al comune.

E’ risaputo che in politica tutto è possibile e che i “retroscena” sono prevalentemente tesi e teoremi che non hanno riconoscimenti ufficiali ma che funzionano per prefigurare e accreditare scomposizioni e ricomposizioni del quadro politico. A dire il vero l’ipotesi del voto trasversale nei due sensi all’inizio veniva considerata un pettegolezzo o un’azione di disturbo per confondere le acque.Per di più a Cosenza c’è stata la vistosa anomalia di Francesco De Cicco, assessore in carica nella giunta Occhiuto, che si è candidato alla carica di sindaco in contrapposizione a Francesco Caruso, vice-sindaco e delfino designato dal sindaco uscente.Come  poi si è visto, De Cicco viene dato determinante per la vittoria di Franz Caruso ma nel conteggio dei voti Francesco Caruso, che al primo turno aveva distanziato Franz Caruso di 15 punti, al ballottaggio viene sopravanzato di 15 punti da Franz Caruso perdendo, fra primo e secondo turno, circa 3 mila voti.

E’ pur vero che alla regione Roberto Occhiuto veniva dato nei sondaggi da subito vincente con 20 punti di vantaggio sul candidato di centrosinistra che poi sarà Amalia Bruni, una posizione cioè che non aveva bisogno di patti trasversali. Potevano non essere 20 i punti di vantaggio ma la vittoria è sempre stata fuori discussione.Alla fine  le urne lo hanno incoronato presidente ottenendo il doppio dei voti avuti da Amalia Bruni.

A Cosenza,invece, la partita era aperta perché erano ben 8 i candidati a sindaco ed era ragionevole prevedere che si sarebbe comunque andati al ballottaggio.Al primo turno la sequenza delle percentuali di voti ottenuti davano in vantaggio Francesco Caruso, seguito da Franz Caruso, da Francesco De Cicco, da Bianca Rende e via via gli altri. Le percentuali di De Cicco e Rende, insieme a quelle di Formisani e Gallo, a patteggiamenti conclusi, andavano a coprire largamente lo svantaggio di Franz Caruso rispetto al suo antagonista del centrodestra.Anche qui non c’era alcuna necessità di ricorrere a voti trasversali.Franz Caruso era ampiamente favorito e tuttavia al suo omonimo antagonista del centro destra venivano a mancare 3 mila voti rispetto al primo turno.

La verità non la sapremo mai anche a ricostruire,sezione per sezione, il voto fra il primo e il secondo turno.Si dirà che sono stati gli elettori a decidere e il “teorema” della trasmigrazione di voti resterà una suggestiva ipotesi di cui la politica si nutre.

Al riguardo,però, c’è una dichiarazione rilasciata “a caldo” da Nicola Adamo che non può passare inosservata e che lascia perplessi per come è politicamente “costruita”. Nicola Adamo, cardinale in ombra della curia PD, navigatore di grande esperienza anche se lesionato da alcuni naufragi giudiziari  nel mare della politica conosce come nessun altro il campo di gioco dove si disputa  la partita per l’elezione del sindaco. Ecco due passaggi della sua dichiarazione :

”Ha vinto la scienza della politica e dell’offerta politica….I cittadini hanno premiato le proposte di buon governo sia per la Regione che a Cosenza….Ha vinto la serietà dell’offerta politica, la prospettiva di buon governo sia alla Regione con Roberto Occhiuto che oggi a Cosenza con Franz Caruso”.

King maker o “cardinale” PD, Nicola Adamo non si limita a un gesto di fair play politico riconoscendo la vittoria di Occhiuto ma c’è l’apprezzamento e la “benedizione” politica per la navigazione di governo e c’è soprattutto una implicita rivendicazione del ruolo svolto per i risultati conseguiti.Alla Regione e al Comune. Il resto è chiacchiera. (Nella foto Nicola Adamo )