QUEL FRANCOBOLLO ALLA MEMORIA DI JOLE SANTELLI….

QUEL FRANCOBOLLO ALLA MEMORIA DI JOLE SANTELLI….

A un anno dalla sua scomparsa il ricordo di Jole Santelli viene affidato all’emissione di uno speciale francobollo che la ritrae sullo sfondo geografico dello stivale d’Italia e con la Calabria evidenziata in rosso, sintesi simbolica del suo impegno politico al servizio del Paese e della “sua” Calabria.                                                                                                     L’emissione del francobollo è stata l’occasione per ricordarla con una cerimonia svoltasi a Palazzo Madama con l’intervento di parlamentari, leader politici, vecchi amici con i quali Jole ha iniziato la sua carriera politica.A un anno di distanza il profilo politico e personale di Jole, asciugato delle emotività della improvvisa scomparsa, ci restituisce una Jole Santelli i cui meriti emergono dalle cose fatte,dalle iniziative intraprese,dai valori che hanno ispirato la sua azione politica.

Emerge la sua determinazione nel dare concretezza ai progetti e  agli obiettivi da perseguire, lo studio dei problemi della giustizia, le mozioni parlamentari e quell’immagine di combattente in prima fila che le ha fatto guadagnare la stima e l’apprezzamento dei vertici di Forza Italia. La presidente del Senato Casellati l’ha ricordata con parole commosse,  riconoscendole quella forza d’animo che Jole riusciva a trasmettere nei momenti difficili dell’agire politico come testimoniano le parole di Mara Carfagna e della Bernini.

Se questa è la Jole Santelli ricordata a livello nazionale, come simboleggia il francobollo, poi c’è la Jole Santelli della Calabria evidenziata in rosso nel francobollo. Alle latitudini della Calabria “saudita” la figura di Jole si arricchisce di altri meriti, primo fra tutti il merito di essersi sempre tenuta fuori dalle risse di partito e dal cabotaggio elettoralistico delle clientele.

Impermeabile ai pettegolezzi, smontava le dicerie e le allusioni con  trasparente serenità e il piglio della combattente. Per questo requisito, abbiamo rivendicato la sua natura “bruzia” quando nei necrologi di partito si voleva far passare che combattente lo era diventata nella militanza azzurra. Scrivemmo che Jole aveva come ascendenza etnica lo spirito guerriero della “gente bruzia” e questo spirito ha portato in dote alla sua militanza politica.

Come presidente della Calabria è’ stata la prima presidente delle regioni meridionali con una affermazione elettorale che ha doppiato, in percentuale di voti, il suo diretto antagonista di centrosinistra.Negli 8 mesi che ha governato ha dato segnali ineludibili  di cambiamento degli schemi governativi, lavorando da subito e in parallelo sulla linea dell’immagine e della comunicazione e sul profilo della squadra di governo.                                                                       

Avere chiesto a Gabriele Muccino e a Giovanni Minoli di ribaltare l’immagine corrente della Calabria, intrisa di criminalità e malaffare politico, era l’inizio di una strategia di lungo periodo che non ha avuto il tempo di dispiegare e che spiega il pessimo “montaggio” dello spot di Muccino.La scelta di “capitano Ultimo” come assessore all’ambiente non implicava competenze specifiche nel settore ma è il carabiniere che ha arrestato Totò Riina e la sua scelta era un riferimento inequivocabile ai torbidi intrecci nella gestione dei rifiuti.

Anche per i manager aveva orientato le sue scelte “oltre il Garigliano”, quel confine oltre Napoli non solo geografico ma politico, culturale ed etico-istituzionale del Mezzogiorno che non ha risolto il problema di una classe dirigente e di un ceto politico-burocratico sub-colto, incapace, arruffone, autoreferenziale, inadeguato, supponente e ricorrentemente colluso coi poteri del malaffare e della criminalità.

Ecco perché sulla targa della cittadella regionale che oggi porta il suo nome suggeriremmo come dedica quanto Nicola Gratteri ha avuto modo  di affermare su Jole Santelli  e cioè che in migliaia di intercettazioni disposte nell’ambito di inchieste riguardanti la classe politica e le vicende politiche non ha mai registrato una sola ombra sul nome di Jole. Può sembrare poco ma nella Calabria “saudita” vuol dire tanto.Se non tutto. Ne tenga conto Roberto Occhiuto che, nell’accingersi a governare la Calabria, si è richiamato a Jole Santelli e all’indirizzo che si era proposta di dare alla politica regionale. ( Nella foto Jole Santelli )