IL MARCIO DELLA SANITA’ COMINCIA A FARE MORTI….

IL MARCIO DELLA SANITA’ COMINCIA A FARE MORTI

E’  allarme rosso per la sanità calabrese, da più mesi, ma la situazione va precipitando nel collasso operativo totale se è vero che sta venendo meno l’approvvigionamento dei farmaci di prima necessità in conseguenza del “decreto” che conferisce alla Consip o ad una stazione appaltante di altra Regione il compito di provvedere.

A livello politico si cerca di ricondurre la responsabilità di quanto sta accadendo alla ministra Grillo e,per li rami, al regime commissariale impersonato dall’ex-generale Cotticelli.La verità è che con Cotticelli , che frequenta più le procure che gli ospedali ,per denunciare e segnalare illegalità croniche largamente diffuse e parassitismi lungamente alimentati e tollerati, il panico si è diffuso fra chi deve firmare i bilanci delle ASP e i dirigenti regionali che intravedono tintinnar di manette.

In attesa di bonifiche giudiziarie  sempre annunciate e mai avvenute, il marcio della gestione e della spesa sanitaria è arrivata a produrre inefficienze e disfunzioni cui si attribuiscono decessi inspiegabili sotto il profilo clinico-sanitario.Saremmo, a quanto pare,sotto i livelli essenziali di assistenza( i cosiddetti LEA) a garanzia della tutela della salute dei cittadini.

Le notizie che circolano danno il commissario Cotticelli impegnato a bruciare i tempi per l’immissione negli organici degli ospedali le unità mediche e paramediche mancanti, utilizzando a scorrere le graduatorie esistenti senza mollare la presa sugli imbrogli, i conti che non tornano, gli sprechi, gli imboscati e gli interessi limacciosi protetti della politica.

Il presidente Oliverio e la giunta regionale addebitano  alla ministra Grillo  la responsabilità di aver portato allo sfascio definitivo il servizio sanitario calabrese ma si rendono conto che, degenerando ulteriormente la situazione, con casi di morte non spiegabili, non verrebbero risparmiati dalla reazione dei cittadini bisognosi di cure, abbandonati a se stessi e alle condizioni di emergenza in cui operano le strutture ospedaliere.

Se i sindacati hanno indetto per il 2 agosto una manifestazione di protesta per lo stato in cui versa il servizio sanitario significa che il livello di guardia è stato superato.Il commissario Cotticelli piuttosto che muovere carabinieri e guardia di finanza ora deve muovere medici e paramedici là dove sono necessari per il funzionamento delle strutture.Quanto alla giustizia, se ne avrà voglia, potrà parallelamente portare avanti l’operazione di bonifica e di accertamento delle responsabilità nei confronti di chi, prove alla mano fornite da Cotticelli, si è alimentato al “mammellone” (la definizione è di Cotticelli) della spesa sanitaria a tutto danno del diritto alla salute dei cittadini.