A DIAMANTE ERNESTO MAGORNO TORNA SINDACO

A DIAMANTE ERNESTO MAGORNO TORNA SINDACO

Per i cittadini di Diamante è stata una consultazione elettorale molto particolare che ha coinvolto emotivamente tutta la comunità della cittadina tirrenica. La campagna elettorale era partita nel solco della tradizione politica di Diamante con due liste a confrontarsi duramente e aspramente dopo che l’amministrazione in carica, guidata da Gaetano Sollazzo, è stata messa in crisi aprendo alla gestione commissariale.A  Diamante ogni campagna elettorale è complicata perché gli schieramenti si formano su dinamiche molto particolari che hanno poco e niente a che fare con i partiti tradizionali.

In ogni campagna elettorale si registrano spostamenti, rispetto a posizioni precedentemente assunte, in un quadro di scomposizione e ricomposizione delle alleanze che ubbidisce esclusivamente a dinamiche locali. L’anomalia- se anomalia si può considerare-di questa campagna elettorale è stata la candidatura ,in liste contrapposte, di due fratelli espressione di una famiglia politicamente storica di Diamante, figli di Evasio Pascale , sindaco illuminato e rimpianto degli anni in cui Diamante fa turisticamente il salto di qualità. Dei due fratelli Marcello , medico apprezzato e stimato ma senza storia politica, si è candidato a sindaco capeggiando la lista numero due mentre Pino, consigliere comunale uscente di lungo corso,politicamente radicato nella storia di Diamante, si è candidato con la lista numero uno capeggiata da Ernesto Magorno,già sindaco di Diamante ed oggi senatore del PD.

Ma non sarebbe stato Ernesto Magorno il candidato contrapposto a Marcello Pascale se la campagna elettorale  non fosse precipitata nel lutto, a due giorni dalla sua primaria conclusione, per la morte improvvisa di Ernesto Caselli, figura di spicco della comunità diamantese, già sindaco nel passato, sul cui nome si era trovata l’unità e la sintesi di posizioni differenziate ma convergenti. A tessere la candidatura di Ernesto Caselli era stato proprio Ernesto Magorno che, non solo ha dovuto elaborare il lutto per la perdita dell’amico e del candidato a sindaco, ma non si è potuto sottrarre alle pressioni di quanti hanno voluto e quasi imposto che fosse lui a prendere il posto di Ernesto Caselli a candidato a sindaco.

Bisogna dire che la morte di Ernesto Caselli è stata vissuta con grande dolore da tutta la cittadinanza e la politica ha dovuto fare un passo indietro rispetto alla commozione generale di una intera comunità. Gli avversari di lista non sono stati da meno e gli hanno reso omaggio anche nell’intento di sottrarre la sua figura ad ogni strumentalizzazione politica.

E così è stato.Ernesto Magorno, politico combattente, già segretario uscente del PD calabrese, ha affrontato di petto la campagna elettorale e, mettendo a nudo i problemi e il degrado che segnano la qualità della vita oggi nella cittadina, chiamata “Perla del Tirreno”, facendo proprio il programma di Ernesto Caselli, ha portato a termine una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Una campagna elettorale difficile per Magorno perché non erano in pochi a mettere in evidenza che era stato proprio lui a fare di Gaetano Sollazzo il primo cittadino di Diamante, oggi  ritenuto responsabile del degrado ambientale e della situazione di predissesto finanziario del comune.

Questo forse spiega perché Ernesto Magorno ha distanziato soltanto di 300 voti circa l’antagonista Marcello Pascale al quale si riconosce di avere condotto una campagna elettorale con grande entusiasmo e impegno,riuscendo a fare massa critica con una lista che non aveva nelle singole candidature provenienze politiche e culturali omogenee.

Per tornare alla specificità delle campagne elettorali di Diamante, dove amicizie,  parentele,storie professionali e private, ascensore sociale, ambizioni politiche si mescolano e si confondono, non è stata smentita la notizia che ,la mattina in cui Ernesto Caselli è stato colto dal malore mortale, la famiglia ha chiamato proprio Marcello Pascale, il medico antagonista di Caselli per la carica di sindaco. E come non fare altrimenti visto che Ernesto e Marcello erano cresciuti insieme giocando nei vicoli di Diamante con le rispettive famiglie che ne seguivano la crescita e l’inserimento nella vita di ogni giorno ? Il neo-eletto sindaco Ernesto Magorno, nel ringraziamento di circostanza, ha dichiarato che vuole essere il sindaco di tutti i diamantesi.Può sembrare una frase scontata, abusata e priva di appeal ma se Magorno saprà offrire riscontri concreti e reali a questa sua volontà, avrà il merito di portare la comunità a quella pacificazione che deve seguire a ogni campagna elettorale, magari dopo aver reso metaforicamente l’onore delle armi agli avversari battuti. Lui personalmente,per altro, ha un motivo in più perché anche lui deve essere  cresciuto, giocando insieme a Ernesto Caselli  e Marcello Pascale, nei vicoli che conservano,nella memoria dei muri e delle pietre, le loro grida  chiassose e innocenti.