SARA’ GUCCIONE A STENDERE OLIVERIO….

SARA’ GUCCIONE A STENDERE OLIVERIO….

Non  si è saputo più nulla degli oltre 200 sindaci che avrebbero firmato per la ricandidatura di Gerardo Mario Oliverio alla presidenza della giunta regionale per il quinquennio 2019-2024.

O,meglio, si è saputo che è vero che hanno aderito all’invito e alla sollecitazione ma non hanno firmato nessuna cambiale. Semmai il concreto sostegno alla ricandidatura è subordinato al rispetto degli impegni e delle promesse che Oliverio ha fatto in favore dei comuni dei sindaci sottoscrittori del manifesto-documento.

Si ha l’impressione fondata,insomma, che si tratta di un’operazione politica in salsa calabrese per fare pressione sul PD e mettere la ricandidatura di Oliverio in pool position.

Stratega dell’operazione sarebbe il potentissimo personaggio che è di casa al decimo piano della Cittadella e che ormai, dopo l’esilio forzato scontato  fuori regione per vicende giudiziarie, non va più sotto i riflettori ma è immancabilmente presente, seduto fra il pubblico, a tutte le manifestazioni politiche riconducibili al PD.Sarebbe stata sua l’idea di utilizzare i sindaci per superare le troppe resistenze che si vanno coagulando nel PD contro la ricandidatura di Oliverio.

Qualcuno che conosce bene uomini e cose,dentro il PD e fuori, spiega l’operazione con duro realismo e cioè che “ a brigante ,brigante e mezzo” , ovvero “ se giochi sporco tu, giochiamo sporco anche noi.” Noi sta per chi di Oliverio non vuol nemmeno sentir parlare, in quanto ritenuto il vero responsabile delle disfatte elettorali del PD in Calabria in conseguenza del poco o del tanto che dice di aver prodotto alla guida del governo regionale.

Fatta la vampata della convocazione a Lamezia, i sindaci sono stati chiamati uno a uno da chi nel partito ha peso e influenza e convinti a non firmare cambiali in bianco per candidature fuori dagli organismi di partito.

Il più attivo a muoversi pare sia stato Carlo Guccione il quale, se un pretesto non gli viene offerto per mettere in difficoltà Oliverio, se lo cerca o se lo inventa. Non ha perdonato ad Oliverio l’estromissione dalla giunta senza un preavviso,una telefonata,una spiegazione.                                                               

Fiduciario in Calabria della corrente interna del Pd che fa capo ad Andrea Orlando, Guccione per primo ha parlato di liste e movimenti civici da mettere su per svolgere  un ruolo extra moenia nelle regionali dell’anno prossimo. Gli hanno fregato l’idea, anticipandolo, ma Guccione non si è perso d’animo e si messo in posizione, in attesa di  colpire ancora.

L’occasione l’ha offerta la vicenda di Mimmo Lucano,sindaco di Riace, nel momento in cui in molti gli hanno offerto ospitalità dopo il divieto di risiedere a Riace.Fra i molti anche Gerardo Mario Oliverio che ha messo a disposizione  la sua San Giovanni in Fiore. Bel gesto, indubbiamente, che va a coronare una solidarietà espressa pubblicamente in più occasioni a Mimmo Lucano, anche dopo gli arresti domiciliari.Gli va riconosciuto.

Il bel gesto,però, non poteva sfuggire a Guccione che, suggerito o meno, ha tirato fuori una legge regionale  del 2009 che prevede l’erogazione di finanziamenti a sostegno dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti.Una legge che sembra fatta apposta per Riace ma che,stranamente o forse no, è rimasta nei cassetti inutilizzata e dimenticata.

Gioco facile per Guccione  invitare Gerardo Mario Oliverio a rendere operativa la legge ,magari calibrandola meglio,  e assegnare al comune di Riace risorse adeguate a superare il difficile momento per i migranti dopo la revoca dei finanziamenti  da parte di Matteo Salvini.

Ora non è da escludere che Guccione abbia avuto a cuore anche la sorte dei migranti ma realismo politico induce a ritenere che Guccione abbia voluto colpire ancora il suo bersaglio preferito. E per certo non sarà l’ultima staffilata soprattuto se risponde a verità che nel PD si parla di una sua candidatura alla presidenza della giunta regionale in alternativa a Gerardo Mario Oliverio.Chi l’avrebbe mai detto.Per Guccione sarebbe un salto triplo mortale senza rete ma alla possibilità di regolare i conti con Oliverio non rinuncia perchè in politica,prima o poi, i conti si pagano sempre.