LA CALABRIA DELL’ ACCOGLIENZA E DELLA  SCHIAVITU’

LA CALABRIA DELL’ ACCOGLIENZA E DELLA  SCHIAVITU’

La lettera di “revoca” era pronta dal 2 ottobre, giorno degli arresti domiciliari inflitti a Mimmo Lucano,sindaco di Riace “paese dell’accoglienza ma Matteo Salvini l’ha bloccata perché non voleva fare di Mimmo Lucano un “martire”.

Ma non è bastato perché la manifestazione di sabato, che ha visto migliaia di persone sfilare in difesa del sindaco dell’accoglienza, ha segnato politicamente  un risultato che  Salvini non si aspettava, ed ecco che è partita la lettera del 2 ottobre con la quale si revoca  “il modello Riace”, si decide la deportazione dei migranti ormai residenti in altre strutture e si chiede la rendicontazione di come sono stati spesi i fondi assegnati dal ministero per l’assistenza ai migranti.

Una ghigliottina politica su quella che è stata l’esperienza che ha fatto di Riace un modello  da replicare oltre i confini nazionali. In attesa che Salvini segni qualche risultato di rilievo contro mafia,camorra e ‘ndrangheta si  può attribuire il “successo” di avere sgominato e disperso una pacifica comunità multietnica  che aveva trovato accoglienza e una ragione di vita in uno sperduto paese della Calabria.Questo a Riace.

A qualche kilometr di distanza da Riace, sempre in Calabria, c’è San Ferdinando a suo modo famosa per la tendopoli che vede ammassati, in condizioni sub-umane,  migliaia di migranti utilizzati per la raccolta delle arance a 3 euro l’ora e 50 centesimi a cassetta.Non c’è  né acqua, né luce né alcuna tutela della salute.Condizioni bestiali,di vera schiavitù per come ha potuto constatare la delegata dell’ONU che ha effettuato un sopralluogo nella tendopoli e che ha steso una relazione preliminare in cui si parla di “segregazione” dei migranti rispetto alla popolazione.

Riace e San Ferdinando, due realtà a valori rovesciati, sulle quali gli interventi del ministro dell’Interno,della magistratura e della zelante prefettura di Reggio non sono andati nella stessa direzione, in nome della sacralità della legge e del rispetto delle procedure.

Così come sono andate le cose,al momento abbiamo  l’abbattimento del modello Riace e la vergognosa,umiliante, criminogena realtà della tendopoli di San Ferdinando.E anche se sarà il TAR a salvare Riace,rimane comunque la vergogna di San Ferdinando.