PANICO A SINISTRA…..OLIVERIO ANNUNCIA DI RICANDIDARSI…

PANICO A SINISTRA…..OLIVERIO ANNUNCIA DI RICANDIDARSI…

Dopo la indifendibile disfatta elettorale del 4 marzo se ne era stato zitto  lasciando che le responsabilità cadessero su altri.Poi ha rotto il silenzio per lamentare di essere stato “lasciato solo”.Parliamo di Mario Gerardo Oliverio,lo statista di San Giovanni in Fiore assurto al primato di peggiore presidente che la Calabria abbia avuto dalla nascita della Regione. Dall’interno del PD gli hanno bestemmiato dietro ricordandogli la concentrazione di deleghe nelle sue mani, un uso del potere sfrontato e clientelare,nessun collegamento con i territori e chi li rappresenta e quell’ossessione di mettere le mani sulla sanità scalzando Scura  dalla carica di commissario.Fino alla comica dell’incatenamento davanti a Palazzo Chigi, annunciato e penosamente disdetto.Un presidente di regione vive anche di immagine e Oliverio ne ha offerto di sé  una di bassissimo profilo, vuoi per competenza vuoi per capacità.Dopo avere accentrato nelle sue mani ogni potere decisionale, estromettendo i partner di maggioranza e relegando a ruoli marginali gli assessori in carica,ha la sfrontatezza di lamentare di essere stato lasciato solo.Con lui la Calabria ha conquistato il fondo delle classifiche degli indicatori economici che configurano l’assetto economico-produttivo di una regione. Non ha creato un solo posto di lavoro, non ha spiegato quali risultati di crescita economica e occupazionale,diretta o indotta, hanno creato i fondi europei.Ha mantenuto ai loro posti  i vertici della burocrazia regionale più chiacchierati e censurati.Ha ridotto la sanità calabrese, già malmessa di suo, a sanità da quarto mondo  opponendosi in maniera pregiudiziale, tramite Franco Pacenza suo fiduciario, ad ogni decisione commissariale. I cantieri dello sviluppo che ha annunciato insieme a Renzi sono di là da venire, il porto di Gioia Tauro langue in un’attesa infinita e il sistema dei trasporti, che riguarda merci e persone,è rimasto quello di dieci anni fa. A rileggere i suoi discorsi,fatti in più occasioni, il trionfalismo è dominante ma riguarda  obiettivi da conseguire e non obiettivi raggiunti.Fa dire ai suoi sottoposti che in nome della moralizzazione ha violato “santuari” intoccabili fino al suo arrivo alla guida della Regione.La verità è,invece, che lui è arrivato sempre dopo la magistratura quando diventava  impossibile far finta di non sapere. L’ultimo scandalo dei finanziamenti alla fondazione “Calabresi nel mondo” ha portato alla luce una zona grigia di illeciti privilegi di cui tutti sapevano e nessuno parlava.Oggi lo riconoscono gli stessi esponenti della maggioranza che sostiene Oliverio quando affermano  essere sempre più “”evidente come in Calabria fosse vigente un intricato sistema di fondazioni,comitati,aziende ed enti,tutti finanziati con fondi pubblici.Milioni di euro,utilizzati per fini diversi dall’interesse dei cittadini,finivano per arricchire comitati di affari in salsa politico-affaristico ed a volte anche mafiosa”. Per poi concludere con una disinvoltura, di cui nessuno di quel sinedrio di maggioranza  si vergogna, che questo sistema “Mario Oliverio ha,con coraggio e fermezza,smantellato mettendo in liquidazione,commissariando e sciogliendo vari carrozzoni…”.Sempre dopo l’arrivo della magistratura.Se così sono andate le cose non dovrebbe essere difficile trovare  le ragioni della disfatta del PD mentre bisognerebbe essere più precisi quando,in difesa di Oliverio, i collusi con lui nel governo della Regione arrivano ad affermare, riferendosi ai “carrozzoni” sciolti o commissariati :”Questa è la sostanza del cambiamento reale che il governatore Oliverio consegna ai calabresi,anticipando l’azione della magistratura verso il cui operato ribadiamo sostegno e gratitudine.Mario Oliverio ha cancellato questo sistema,intaccando poteri e santuari mai scalfiti in precedenza e per questo diverse lobbies  hanno reagito in ogni modo ed in ogni settore della società calabrese”. I “senza vergogna” non si smentiscono mai. Quando non sono i poteri forti o occulti, sono le “lobbies” di cui si tace l’area di riferimento.A fronte di così impudenti affermazioni è del tutto spiegabile che l’annuncio fatto da Oliverio, di volersi ricandidare alle regionali del 2019, abbia seminato il panico dentro il PD ed oltre il PD.L’annuncio è stato fatto a un tavolo di ristorante dove Oliverio ha riunito i capigruppo della sua maggioranza.Meglio così.Ora, a cominciare dal PD,sappiamo tutti, salvo casi politici sado-masochistici, cosa dobbiamo impedire.