FRA SONDAGGI E PRONOSTICI PERCHE’ VOTARE +EUROPA EMMA BONINO…..

FRA SONDAGGI E PRONOSTICI PERCHE’ VOTARE +EUROPA EMMA BONINO…..

I sondaggi continueranno a circolare ma ipocrisia politica vuole  che due settimane prima del voto non si dia pubblicità ai sondaggi effettuati.Gli ultimi dicono che il M5S resta il primo partito (27,8%),il PD scende (21,9%), Liberi e Uguali stazionario (6,1%),+Europa Emma Bonino avanza (3,5%) e supera la quota di sbarramento mentre  Insieme rimane sotto il 3%.Nel centrodestra Forza Italia mantiene  la prima posizione (16,3%),la Lega segue con 13,2% e Fratelli d’Italia segna 4,8%. Se questi dati dovessero essere sostanzialmente confermati dalle urne, non ci sarebbero i numeri per dare vita a un governo stabile né a destra né a sinistra.Da qui l’ipotesi delle “grandi intese”o della “grande coalizione”.Tuttavia c’è un dato da non trascurar ed è quel 45% di elettori indecisi che rappresentano l’incognita sulla quale nessuno può scommettere e sulla quale molti fanno affidamento per migliorare le posizioni.La tendenza comunque favorisce il centrodestra, al di là dei distinguo fra alleati, conferma il M5Stelle come primo partito,nonostante l’incidente dei rimborsi e dei massoni nelle liste, certifica la perdita di punti da parte del PD e accredita la lista +Europa di Emma Bonino oltre la soglia di sbarramento che,in termini di seggi, vuol dire un gruppo parlamentare autonomo di 12 elementi.La domanda che ci si pone è da dove provengono i consensi che +Europa va guadagnando, al di là del prestigio riconosciuto di Emma Bonino che, negli indici di gradimento,è alla  seconda posizione dopo Gentiloni. Intanto si può osservare che l’accordo tecnico-politico Bonino-Tabacci, ovvero radicali e centristi, attrae voti sia da sinistra che dal centro moderato e riformista.Chi non se la sente di dare sostegno a Salvini nel centrodestra trova in Tabacci un politico serio e competente, di ascendenza democristiana,molto stimato da tutte le forze politiche.Per chi ,invece, a sinistra, a partire dal PD, non ha condiviso la mutazione genetica imposta da Renzi al partito e la scissione conseguente voluta da D’Alema e Bersani, parcheggiare politicamente il voto affidandolo a Emma Bonino, salvo non votare, è una scelta oculata e responsabile.Se non dovesse bastare la storia politica personale di Emma Bonino e le sue battaglie radicali , onestà morale e intellettuale dovrebbero, di questi tristissimi tempi, essere sufficienti a garantire  che i consensi ottenuti verranno utilizzati  per la legalità e la legalizzazione di quanto le dinamiche sociali richiedono, a partire dalla immigrazione fuori controllo alla ricerca scientifica, al diritto di “fine vita” quando la sofferenza supera la soglia dell’umana sopportazione e diventa accanimento, alla legalizzazione  delle droghe leggere che arricchiscono la criminalità e criminalizzano  intere  generazioni di giovani. Per non dire dei diritti civili più in generale , nel solco delle battaglie del divorzio e dell’aborto, in favore degli emarginati e degli esclusi quali che siano le loro appartenenze politiche.Questo nei confini nazionali mentre è all’Europa che guardano la Bonino e i Radicali  con realismo e lungimiranza in una visione federata  come gli Stati Uniti d’America, superando lo schema delle “piccole patrie” che,prese singolarmente, non avrebbero di che opporre alle influenze e ai condizionamenti economici  e finanziari delle grandi potenze . Una visione della politica e di questa campagna elettorale , dunque, che affranca dalle miserie delle liste bloccate e delle candidature blindate per un parlamento di “nominati” che,per essere tali, debbono  offrire garanzie di fedeltà,spirito di servizio e  basso profilo  competitivo per non ritrovarseli contro nel corso della legislatura.Per concludere,un voto alla Bonino e ai Radicali  è soprattutto  un voto all’EUROPA  nella sintesi  di un popolo di 500 milioni di cittadini che si riconosce in una civiltà e in un patrimonio artistico e culturale  che hanno fatto la storia del mondo. Un modo anche per non sentirsi complici di questa legge elettorale che offende la Costituzione e i principi fondamentali della democrazia.