I FALSI RIMBORSI NON FERMANO I 5STELLE……

 I FALSI  RIMBORSI NON FERMANO I 5STELLE……

Molto probabilmente la vicenda dei rimborsi che ha  sconvolto il M5S non avrà ricadute significative sul voto del 5 marzo rispetto ai sondaggi di oggi.Per quanto la possano cavalcare gli antagonisti dei 5Stelle, la vicenda resta confinata in una decina di casi di infedeltà rispetto alle regole che il Movimento si è dato.Ovviamente,essendo campagna elettorale,è scontato che venga utilizzata per far perdere voti a quello che,ad oggi,è verosimilmente il primo partito ma sbaglia il PD se pensa, cavalcandola, di recuperare il distacco e superare il M5S. Per altro, in materia di rimborso poli, il PD non ha  convenienza a parlarne.  Condividiamo la scuola di pensiero che vede nell’affermazione dei 5S l’intercettazione di una indignazione,di una rabbia contro la casta politica e i suoi privilegi, che non verrà meno per i rimborsi truccati operati da esponenti del Movimento.Siamo convinti che molti dei voti di cui beneficiano i 5Stelle non sono orientati a farne un partito di governo ma a confermarne il ruolo di opposizione dura e irriverente.Nella scia tracciata da Beppe Grillo con i “vaffa” continuano a sputtanare il potere e le sue magagne interpretando,consapevolmente o meno,la repulsione che ormai segna in profondità il sistema dei partiti così come si sono squalificati  per auto dissoluzione, organizzandosi in bande di potere, concedendosi impunemente privilegi che offendono la sensibilità della gente comune. Il problema che si pone è se il M5S è pronto per assumere responsabilità di governo.La risposta non pregiudiziale è che il Movimento non è ancora pronto, non ha maturato,in termini di cultura di governo, esperienza e competenza necessarie.Un fatto è demolire,altra cosa  è costruire. Non sempre il consenso elettorale configura statura politica. Né Di Maio né Di Battista si dimostrano pronti ad affrontare i mercati finanziari e gli gnomi di Bruxelles.Sinceramente non riusciamo a vedere Di Maio e Di Battista,meno che mai Grillo o Casaleggio, affrontare,per esempio,la vicenda della piattaforma ENI bloccata dal presidente della Turchia per ragioni di priorità strategica.Non si diventa statisti con un certo numero di clic e nemmeno con un 30 per cento di consensi elettorali. Per certo si cresce politicamente e si diventa più responsabili rinunciando a promesse demagogiche incompatibili con lo stato dell’economia,il debito pubblico,le richieste di Bruxelles e un PIL che stenta a crescere. Ancora cinque anni di opposizione dura, un’ampia bonifica all’interno del Movimento di scrocconi e opportunisti, infiltrati e carrieristi e, con l’esperienza maturata e le competenze acquisite, governare sarà pienamente legittimo e possibile. Oggi non ci sono le condizioni. Comunque vada,lunga vita al Movimento5Stelle forza di opposizione.