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QUELLA TITOLAZIONE DELLE STRADE  CHE OFFENDE LA CITTA’…..

Potevano ispirarsi a criteri selettivi più dignitosi e meno “rionali” il sindaco Occhiuto e la sua giunta nel mettere mano alla toponomastica cittadina e a dare nuove titolazioni.Diciamo subito che per le nuove titolazioni,trattandosi di persone scomparse che meritano tutto il rispetto, si può lasciare a ogni cosentino di valutare se potevano esserci scelte più rapprentative della memoria della città rispetto a quelle effettuate. Si può comunque osservare, senza mancare di rispetto a Santa Romana Madre Chiesa, che la titolazione di strade a parroci certamente meritevoli risulta squilibrata rispetto alle tradizioni laiche fortemente radicate e rappresentate nella nostra città. Anche il Ponte di Calatrava si è fatto rientrare in un orientamento marcatamente clericale che induce a pensare a compiacenze interessate nei confronti della curia cosentina. Non è,quindi, in discussione il merito riconosciuto ai parroci che hanno servito con dedizione e generosità le comunità di fedeli loro affidate, ma il trasparente interesse a guadagnare meriti e crediti presso il clero cosentino. Ciò che,invece,si può disapprovare e criticare ,senza concedere alcuna scusante, è l’aver ripristinato la titolazione di Via Roma a danno di Via Misasi per come era stato deciso prima dell’avvento di Occhiuto a Palazzo dei Bruzi.Nella decisione di annullare la titolazione a Riccardo Misasi traspare quel provincialismo subcolto e arrogante che si accompagna quasi sempre  a una rusticità politica prima che amministrativa.Non si tratta di riconoscere a una personalità dello spessore politico di Riccardo Misasi il diritto alla memoria che è insito nella titolazione di una strada quanto di offenderne la memoria revocando la titolazione già avvenuta per sostituirla con la scontata e stucchevole titolazione di Via Roma, come richiamo alla capitale.Forse si poteva spiegare una Via Bruxelles o una Via Strasburgo come omaggio alla nuova identità sovranazionale e alla integrazione in una comunità più vasta e rapprsentativa ma l’Europa non è stata presa in considerazione perchè troppo lontana dai rioni cosentini e poco amata dai palazzi  del potere,locale e nazionale, che vedono nell’Europa e nelle sue istituzioni una minaccia per il potere che amministrano e i privilegi acquisiti. Per fortuna non hanno toccato Mazzini e i Fratelli Bandiera.Per questa volta è andata bene.