REGIONE-DOPO 3 ANNI OLIVERIO SCOPRE I POTENTATI DELLA BUROCRAZIA…..

REGIONE-DOPO 3 ANNI OLIVERIO SCOPRE I POTENTATI DELLA BUROCRAZIA…..

O ci fa o c’è ma non ha imbarazzo Mario Oliverio a riconoscere che ,a sua insaputa e contro una interdittiva della giunta, il potente dirigente del Dipartimento Programmazione, Praticò, ha proceduto autonomamente e discrezionalmente alla nomina di un numero imprecisato di consulenti nell’ambito dei settori che ricadono nella sua competenza.E’ già molto strano che Oliverio lo scopra perché qualcuno lo ha informato e non perché la prassi lo prevedesse.Ancora più grave la nomina di consulenti da parte dell’onnipotente dirigente se si tiene conto che la giunta regionale e,quindi,Oliverio al riguardo avevano diffidato l’alta dirigenza burocratica ad astenersi da procedure selettive che non fossero ispirate a criteri oggettivi e trasparenti di merito e competenza.Oliverio se ne duole con una lettera inviata al dirigente Praticò richiamandolo all’obbligo di attenersi a criteri di trasparenza,legalità e competenza. Era la rivoluzione che Oliverio aveva annunciato nel suo programma di governo e,prima ancora, nei tronituanti comizi elettorali.La cosiddetta bonifica dell’apparato burocratico.Oliverio l’ha sempre saputo che il ventre molle della governance regionale è nell’apparato burocratico ma, col pragmatismo di chi  guarda alla convenienza del momento e non agli effetti benefici di un azzeramento delle rendite di posizione, ha di fatto lasciato immutato l’assetto di vertice della dirigenza regionale.Oggi Oliverio si vede messo da parte ed ignorato nelle sue prerogative di presidente e si appella a principi, oggettivamente percepibili, di  legalità,di trasparenza e di competenza per le procedure selettive di nomina.A Oliverio restano due anni di governo e della sua rivoluzione non si è visto nulla se non una logorroica vocazione per gli annunci che sono sempre rimasti tali.Il dirigente Praticò lo ha colpito sul terreno più congeniale a Oliverio,quello appunto delle nomine,che si tratti di manager o di consulenti.Oliverio non si è occupato d’altro nei tre anni trascorsi fino a bloccare  il decreto di 600 assunzioni negli ospedali,necessarie e urgenti, perchè voleva essere lui, e non il commissario Scura, a gestirle.Il giudizio di Cosenza Oggi su Oliverio è senza attenuanti e rimane il presidente più incapace, verboso e inutile che la Calabria abbia avuto.E non solo perché i numeri degli indicatori economici sulla Calabria, più volte ripresi ed evidenziati dalla CGIL, segnano encefalogramma piatto nel diagramma dell’azione di governo ma soprattutto perché Oliverio ha rinunciato a quei cambiamenti nella macchina regionale che lui stesso aveva indicato come necessari.La bonifica della burocrazia regionale era il più urgente.Ora gli si ritorce contro col dirigente che dispensa consulenze fregandosene di lui e della giunta.Ecco perché il più incapace e,quindi,il più inutile.