IL “ FAMILISMO AMORALE” DI PARTITO IN VERSIONE OLIVERIO…

IL “ FAMILISMO AMORALE” DI PARTITO  IN VERSIONE OLIVERIO…

Quando si parla di sud e di classe dirigente,soprattutto politica, si è soliti affermare, con cadenze storicamente consolidate,che i mali del sud e dei governi locali sono il clientelismo e il familismo amorale.Il clientelismo non ha bisogno di spiegazioni ed è abbastanza noto in tutte le sue performance, anche le più spregiudicate e impunite.Il familismo amorale riguarda terminologicamente le parentele di chi occupa un posto di potere e dei benefici che riversa su familiari e “famigli”.Lo si definisce “amorale” perché,il più delle volte,legittimo nella forma,il beneficio concesso è moralmente riprovevole perché discriminatorio e perché non rispondente a requisiti ed esigenze.Nella categoria del familismo amorale rientra il familismo di partito, cioè quella pratica di potere che elargisce prebende,incarichi retribuiti e convenienze agli amici di partito cui si riconosce il merito di contribuire alla conquista del potere,piccolo o grande che sia,all’interno delle istituzioni.Gli ultimi due casi, in ordine di tempo, saliti agli onori della cronaca, riguardano Franco Pacenza e Franco Iacucci,il primo consulente di Oliverio delegato ad occuparsi della sanità e della guerra col commissario Scura, il secondo eletto da poco  presidente della Provincia di Cosenza e chiamato da Oliverio a far parte della sua segreteria.Soltanto gli addetti ai lavori sanno che Iacucci,oltre a presidente della Provincia da poco eletto, conserva la carica di sindaco di Aiello e che ,prima di farsi eleggere alla Provincia,faceva già parte della segreteria di Oliverio con incombenze delicate e particolari.Conquistata la Provincia di Cosenza,dunque,Iacucci è tornato alle competenze di particolare fiducia  della segreteria di Oliverio.Formalmente bisogna ritenere che la “chiamata” sia legittima, come richiede il familismo amorale, nella sostanza solleva più di una perplessità.Recentemente Iacucci,da presidente della Provincia, ha avuto degli incontri istituzionali con Oliverio insieme al sindaco di Cosenza. In futuro si renderà necessario precisare se, a eventuali tavoli istituzionali dove la Provincia deve essere rappresentata, Iacucci vi partecipa da “segretario” di Oliverio o da presidente della Provincia.Con quale autonomia di valutazione e di scelta è facile immaginare. A meno che non lasci in mano tutto al vice-sindaco di Aiello e al vice-presidente della Provincia.Ma sarebbe morale?