MA COSA C’ENTRA A RENDE NICOLA ADAMO CON L’ACQUA……??

MA COSA C’ENTRA A RENDE NICOLA ADAMO CON L’ACQUA……??

Apprendiamo dalla bene informata Gazzetta del Sud che ,su iniziativa del sindaco di Rende,Marcello Manna,si è tenuto in municipio un incontro per affrontare il problema dell’emergenza idrica che a Rende è particolarmente avvertita.Fra i partecipanti all’incontro-se abbiamo capito bene-c’era anche Nicola Adamo,riconosciuto feudatario del PD che ha ricoperto in passato cariche di indiscusso e straripante potere nei governi regionali.Oggi,per quanto è dato sapere,non ricopre cariche ufficiali né nel PD né nei pascoli della presidenza Oliverio.Ufficialmente, perché è stato detto e scritto –senza smentite-che staziona quasi stabilmente nell’anticamera della presidenza della giunta regionale.Non risulta che abbia qualche incarico nello staff della presidenza ma questo non gli impedisce di accompagnare Oliverio nel suo girovagare istituzionale. Sarà per amicizia e perché non ha nulla da fare. Non risulta nemmeno che abbia qualche incarico nella Sorical, la società che gestisce il ciclo delle acque, oggi commissariata e in mano al socialista Luigi Incarnato, alle dipendenze di Oliverio.Non risulta nemmeno che Nicola Adamo sia ingegnere idraulico o abbia qualche competenza in materia,per cui è legittimo chiedersi cosa ci faceva alla riunione convocata dal sindaco di Rende.Il fatto è che Nicola Adamo lo si trova dappertutto e ,guarda caso, tutte le contestazioni che sta subendo il PD coincidono con la presenza di Adamo sulla scena.Ultima contestazione,in ordine di tempo, quella avvenuta al Festival del Peperoncino a Diamante dove,contestato da uno del pubblico,ha reagito minacciosamente (vedasi video a lato). Sia come sia,qualcuno dall’interno del PD dovrebbe chiarire qual è il rapporto di Adamo col partito e se ha un ruolo negli organismi.Diversamente si ha l’impressione che il PD ufficialmente lo tiene fuori- e se ne possono comprendere le ragioni- ma nella pratica gli consente di influenzare le scelte del governo regionale, gli esiti dei congressi,le candidature nelle istituzioni, i maneggi di sottogoverno. Nessuno ha mai spiegato chi lo aveva investito di sostenere la candidatura di Lucio Presta a sindaco di Cosenza mentre è risaputo che Lucio Presta, constatato che aveva come sponsor Adamo, non ha esitato a ritirare la candidatura. Evidentemente per incompatibilità politica. Decisione che,prima di Presta,avrebbe dovuto prendere Enzo Paolini quando Adamo lanciò  dal cinema Italia la sua candidatura facendo ammenda del tradimento alle elezioni del 2011. Ora  il “nostro” è molto impegnato a manovrare i congressi del PD,ridotto al 7 per cento in provincia di Cosenza per come ha lamentato l’ex-segretario provinciale Franchino, oggi impegnato a contrastare i capibastone che controllano tesseramento e candidature.Ma il meglio verrà se passa la nuova legge elettorale con il 63 per cento di candidature bloccate nel proporzionale. Altro che l’acqua che manca a Rende e con la quale Adamo c’entra come i cavoli a merenda mentre c’entra molto col cambio di alleanze del sindaco Manna a Rende. Col proporzionale c’è grasso che cola e già si avverte,maleodorante, l’inizio della campagna elettorale in salsa calabrese con i suoi intrighi,commerci, inganni, tradimenti e imbrogli di ogni genere.E in uno scenario del genere bisogna riconoscere che c’è qualcuno che ha,rispetto ad altri competitor, per  consumata esperienza,più filo da tessere e “traffico di influenze” da esercitare e c’è chi,per calcolo e convenienza,lo gratifica. A RENDE