BANCHE E MPS:NON SIAMO PIU’ SOLI A CHIEDERE I NOMI……

banche-a-rischio-fallimento-e-migliori-in-italia-2015-2016-classifica-aggiornata-nuove-regole-2016-per-conti-correnti-obbligazioniBANCHE E MPS:NON SIAMO PIU’ SOLI A CHIEDERE I NOMI……

Può anche accadere che un giornale on line di provincia,come il nostro,intuisca il problema,all’interno di una vicenda,che altre testate,molto più autorevoli, scoprono con qualche mese di ritardo.La storia del MPS di Siena,la cosiddetta banca più antica d’Italia, è una storia che si è rivelata torbida sin dalle sue prime battute. A cominciare dal suicidio di quel funzionario cui nessuno ha mai creduto,a cominciare dalla famiglia.Per di più la storia del MPS è storicamente intrecciata alla tutela politica del PCI quando era PCI e,a seguire, alle sue mutazioni fino al PD di oggi.Questo per dire che non ci sfuggono né collegamenti,né protezioni né complicità possibili.Da mesi andiamo sostenendo che, se lo Stato deve intervenire per salvare l’MPS dal fallimento, caricandone il costo ai cittadini italiani,lo Stato e chi lo rappresenta ha il dovere di fornire i nomi di chi ha portato la banca al fallimento concedendo crediti che non sono stati recuperati.Ovvero si ha il diritto di sapere chi si è arricchito con i soldi del MPS, a cominciare dai suoi amministratori e dai beneficiari,con nome e cognome, di finanziamenti destinati a non rientrare.Insomma,semplificando,finanziamenti consapevolmente a perdere.Ed è anche necessario che risponda chi,Banca d’Italia o altri,ha omesso i dovuti controlli.E’ una richiesta assurda, eversiva,ingenua ? Può darsi ma anche su questo scandalo il ceto politico e governativo si gioca quanto gli rimane di credibilità.Fa,quindi,piacere constatare che il TG7,per bocca del suo direttore Mentana, apra i telegiornali ponendo il problema di rendere noti i nomi di chi ha beneficiato dei finanziamenti che hanno portato l’MPS sull’orlo del fallimento. Come dire:meglio tardi che mai.