SANITA’-QUEI 100MILA EURO CHE “IGRECO” NON VOLLERO DARE

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E’ calato il silenzio sulle gravi affermazioni fatte da Saverio Greco,portavoce e membro del gruppo imprenditoriale che opera nella sanità,in occasione della conferenza stampa annunciata per denunciare le discriminazioni che il gruppo sta subendo e sugli ostacoli che incontrano nel voler realizzare una grande struttura ospedaliera, ad alta qualità alberghiera e specialistica, nell’area urbana cosentina.Ma non è tutto.Il portavoce del gruppo ha spiegato che sono del tutto infondate le voci messe in giro di essere stati privilegiati nell’assegnazione dei budget e dei posti letto.Tutt’altro.Ci sono state decurtazioni rispetto agli anni precedenti.”IGreco” denunciano che alla Regione a manovrare budget e posti letto secondo proprie valutazioni e interessi è Franco Pacenza,ex-consigliere regionale chiamato da Oliverio a occuparsi della sanità  sia pure nei margini consentiti dalla gestione commissariale.A detta dei Greco, nonostante i commissari, sarebbe Pacenza a brigare ogni giorno per creare ostacoli alle iniziative dei Greco.Anche la delibera sulla ripartizione dei posti letto, revocata dall’ASP di Cosenza, nonostante fosse stata approvata dai commissari, viene ricondotta a una volontà punitiva nei confronti dei “IGreco”.Da qui la richiesta ad Oliverio di liberarsi di Pacenza,nocivo alle sorti della sanità calabrese, e ladenuncia a ruota libera che alla Regione ottiene chi paga e IGreco non intendono pagare.”E’ una scelta aziendale” –ha affermato Saverio Greco- “niente soldi alla politica e massimo rispetto per i ruoli istituzionali”.Richiesto da un giornalista di spiegare questa ostilità nei confronti del gruppo familiare,il portavoce ha risposto che nei corridoi della Regione la spiegano col fatto che nella campagna elettorale che ha visto Oliverio ascendere alla presidenza della giunta regionale furono richiesti,come contributo alla campagna, 100 mila euro  che non arrivarono mai.Oliverio,in una piccata dichiarazione sulle affermazioni fatte dal portavoce de IGreco,difende Pacenza e il suo operato,confermandogli piena fiducia e, in merito ai 100 mila euro, invita a fare nomi e cognomi e a fare denuncia alla magistratura.Una risposta senza senso perché in questi casi non si lasciano tracce sia che la richiesta venga soddisfatta,sia che vada a vuoto.IGreco,comunque, al riguardo stanno preparando un dossier e nel dossier-assicura il portavoce-ci sono i nomi di chi sui 100 mila euro richiesti è informato sui fatti.Si vedrà ma ciò che non può accadere è che sulla grave denuncia fata dal portavoce del gruppo cali il silenzio omertoso di giornali e giornalisti compiacenti e meno che mai di chi della questione morale fa gargarismi quotidiani,costruendovi carriere alla prova dei fatti immeritate.Per quanto riguarda la magistratura inquirente,la notizia criminis c’è, chi l’ha data non si tira indietro e mai come in questa occasione c’è bisogno di verità.Per i cultori dell’antipolitica, costituiti in movimento, associazione o in comitato,è il momento di pretendere che non ci si fermi  di fronte ai nomi che si sussurrano.Siamo di fronte alla malapolitica che produce e alimenta vere e proprie associazioni a delinquere.  E se il consiglio regionale sulla vicenda tace,vuol dire che maggioranza e opposizione sono complici.