RASSEGNA STAMPA – PER LA BATTAGLIA DI CONTRASTO ALLA LEGGE SULL’AUTONOMIA

NON C’E’ FIGURA POLITICA PIU’ CONVINCENTE DI VINCENZO DE LUCA CHE GIÀ A FEBBRAIO AVEVA GUIDATO LA PROTESTA DEI SINDACI MERIDIONALI CONTRO IL GOVERNO MELONI. DAL SUD VA CRESCENDO UNA ONDA ALTA DI DISSENSO E DI CONTRASTO ALLA LEGGE. A PARTE LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO PER LA QUALE NON CI SARANNO PROBLEMI, SERPEGGIA UN MALESSERE INTERIORE COME PER UN’OFFESA SUBITA E NON MERITATA. IL SUD HA DATO BRACCIA E SANGUE ALLA CRESCITA DEL PAESE, A QUELLA RICCHEZZA CHE ORA LE REGIONI DEL NORD VOGLIONO TENERE PER SE’ A DANNO DELLE POPOLAZIONI DEL SUD. AL DI LA’ DEGLI ASPETTI TECNICO-POLITICI SULLA LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLA LEGGE, SI PERCEPISCE UNA SORTA DI ACIDA INGRATITUDINE PER QUANTO IL SUD HA DATO ALLA STORIA DI QUESTO PAESE. ANCHE ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO TRASPARE LA PREOCCUPAZIONE CHE LA RISPOSTA DEGLI “ITALIANI DEL SUD” SARA’ DURA E POLITICAMENTE PUNITIVA.

De Luca, “Meloni al Sud ha perso”

(ANSA) – “Il segnale politico era arrivato al governo in maniera forte e chiara già con le elezioni europee. Nel Sud, il governo Meloni ha perso e ha perso fondamentalmente, al di là di tutte le chiacchiere, per la battaglia pilotata dalla Regione Campania contro l’autonomia differenziata”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione di un parco cittadino nella frazione di San Pietro a Cava de’ Tirreni. “Ho chiarito in queste settimane – ha proseguito – che la battaglia deve essere fatta su due fronti: non basta la battaglia contro l’autonomia differenziata, dobbiamo fare la battaglia anche contro la palude burocratica nazionale, cioè dobbiamo decentrare alle regioni tutti i poteri che servono a fare un investimento, un’opera pubblica senza dover perdere anni per avere un parere ambientale dai Ministeri. Stiamo vedendo la vicenda del Piano sviluppo e coesione, c’è una centralizzazione presso i ministeri che è sconcertante”.