RASSEGNA STAMPA – L’attacco a Israele preparato nei dettagli…

(nella foto Israeliani presi in ostaggio da Hamas)

 

NESSUNO SE L’ASPETTAVA FRA GLI ADDETTI AI LAVORI, NEMMENO IL MITICO SERVIZIO DI INTELLIGENCE ISRAELIANO “MOSSAD”. I MORTI, I FERITI E GLI OSTAGGI CATTURATI SONO, INFATTI, IL RISULTATO SUL PIANO MILITARE DELL’EFFETTO SORPRESA. LA DIFESA MILITARE ISRAELIANA SI È FATTA TROVARE IMPREPARATA E SCOORDINATA. DIETRO L’ATTACCO DI HAMAS C’È CHI VEDE LA REGIA E IL SUPPORTO DELL’IRAN GIÀ FORNITORE DI DRONI ALLA RUSSIA DA USARE CONTRO L’UCRAINA. NON SARÀ, COME SOSTENGONO ALCUNI, CHE SIAMO IN PRESENZA DELLA TERZA GUERRA MONDIALE FRAMMENTATA IN CONFLITTI LOCALI MA, DI CERTO, LA GUERRA ALL’UCRAINA E LA GUERRA A ISRAELE PROCEDONO IN PARALLELO, CON RUSSIA E IRAN IN PRIMO PIANO E INTERESSI CONVERGENTI SOTTO IL PROFILO GEOPOLITICO. LA POSTA IN GIOCO DEVE ESSERE POLITICAMENTE MOLTO ALTA SE IL PRESIDENTE BIDEN HA GIÀ DISPOSTO IL SUPPORTO DI UNA PORTAEREI A SOSTEGNO DI ISRAELE.

1. LEGA ARABA CONDANNA VIOLENZA ‘DA ENTRAMBE LE PARTI’

(ANSA) – La Lega Araba condanna la violenza “da entrambe le parti” in Medio Oriente ed è a favore di “un cessate il fuoco immediato tra israeliani e palestinesi”. Lo ha detto il segretario Ahmed Aboul Gheit incontrando a Mosca il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Questi eventi anche se non a questo livello di violenza – ha aggiunto Aboul Gheit – continueranno a verificarsi a causa della mancanza di prospettive politiche o tentativi di risolvere il problema palestinese”.

2. LAVROV, ‘IN MEDIO ORIENTE STATUS QUO NON PIÙ SOSTENIBILE’

(ANSA) – “L’acuto inasprimento del conflitto israelo-palestinese ha dimostrato che l’attuale status quo non è sostenibile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ricevendo a Mosca il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit. Le violenze “devono essere fermate urgentemente”, ha aggiunto Lavrov, citato dalla Tass.

3. A MOSCA INCONTRO TRA LAVROV E SEGRETARIO LEGA ARABA

(ANSA) – A Mosca è in corso un incontro tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit. Tema prioritario la crisi in Medio Oriente. Ne dà notizia il ministero degli Esteri russo In precedenza Lavrov ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry, insieme al quale ha fatto appello per un “cessate il fuoco immediato e l’avvio di sforzi politici e diplomatici per risolvere la situazione” in Medio Oriente. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Israele, Anatoly Viktorov, in un’intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dall’agenzia Tass. “Non c’è una soluzione militare” alla crisi, ha aggiunto il diplomatico.

4. GLI ANORMALIZZATORI

Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

Il nemico deve essere odiato e l’odio può essere insegnato. L’Iran ha insegnato l’odio contro Israele e ha trovato i suoi alleati, li ha armati, li ha fomentati a tal punto da convincerli ad andare anche oltre le differenze religiose per colpire tutti insieme l’unico nemico percepito. La regia iraniana si è mossa a passi piccoli, ha coordinato le azioni di Hezbollah, il gruppo che arma da anni e che agisce in Libano, e ha recuperato anche i terroristi di Hamas. Ogni gruppo è parte della guerra che l’Iran ha dichiarato contro Israele, un disegno lungo, che gli Accordi di Abramo siglati tra Gerusalemme e alcuni paesi arabi hanno cercato di cambiare nel nome di una convivenza ormai di fatto, anche se non amata, che fa bene a tutto il medio oriente. L’Iran […] non è interessato alla normalizzazione o alla convivenza, ha cucito insieme i gruppi terroristici e ha sfruttato l’altra guerra, quella in Ucraina, per […] formare nuove alleanze. Teheran è finora l’alleato che ha dato di più militarmente alla Russia, l’ha fornita di droni Shahed […] in cambio ha accolto aerei russi e istruttori di Mosca.    […] Per anni il Cremlino ha fatto credere di essere capace di tenere a bada l’Iran in medio oriente, gli attacchi iniziati sabato hanno mostrato che non ne aveva alcun interesse. C’è un filo che collega la guerra di sopravvivenza di Israele a quella dell’Ucraina e le immagini di violenze, missili sui civili, deportazioni, rude e brutale ridicolizzazione e abusi compiuti sugli israeliani portati in ostaggio nella Striscia di Gaza lo dimostrano.    […] che l’attacco di sabato mattina è la terza guerra che inizia in due anni in cui sono implicati alleati di Mosca o la stessa Mosca: l’Ucraina, il Nagorno Karabakh e Israele. Tutto è iniziato con Kyiv, […] in tanti, incluso l’Iran, hanno visto nel 24 febbraio del 2022 l’occasione per mettere sottosopra il mondo. E’ un unico fronte, lungo chilometri, disegnato dal dolore, in cui Mosca e Teheran si sono ritrovate unite, convinte che più è profonda la ferita più è possibile vincere. Nel caos iniziato dal Cremlino in Ucraina, Teheran ha visto la sua opportunità in medio oriente. Nella violenza fomentata dall’Iran in medio oriente, Mosca adesso vede il suo vantaggio in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiamato il premier israeliano Benjamin Naetanyahu. I terroristi palestinesi invece hanno inneggiato alla vittoria di Vladimir Putin contro Kyiv, la Russia finora ha parlato di diplomazia e cessate il fuoco in medio oriente. L’Iran ha lodato le azioni degli uomini armati della Striscia di Gaza. Tanto la guerra del Cremlino quanto quella di Teheran si sono mosse contro i tentativi di convivenza. La Russia ha attaccato l’Ucraina per fermarne i desideri di avvicinarsi all’occidente. L’Iran con i suoi gruppi armati si è mosso proprio adesso anche per bloccare la più grande delle normalizzazioni, quella tra Arabia Saudita e Israele, ostentata con poca precauzione e mediata dagli americani per cambiare il futuro del medio oriente. Tanto la guerra contro Kyiv quanto quella contro Gerusalemme hanno l’obiettivo di trascinare indietro il mondo.