RASSEGNA STAMPA – Baiardo smentisce Giletti e cerca di confondere le acque…

QUESTA SERA REPORT SU RAI 3 SI OCCUPA DELLA IMPROVVISA CANCELLAZIONE DELLA TRASMISSIONE “NON È L’ ARENA” CONDOTTA DA MASSIMO GILETTI E RIPROPONE IL RUOLO DI BAIARDO, FIANCHEGGIATORE DEI FRATELLI GRAVITANO, CON LE SUE INQUIETANTI RIVELAZIONI. AL CENTRO LA FOTO CHE BAIARDO AVREBBE MOSTRATO A GILETTI DOVE FIGUREREBBERO UNO DEI FRATELLI GRAVIANO, IL GENERALE DELFINO E SILVIO BERLUSCONI. UNA FOTO, PERÒ, DI CUI NON C’È TRACCIA.

Estratto dell’articolo di Lirio Abbate per “www.repubblica.it”

Il favoreggiatore della mafia stragista, Salvatore Baiardo, ha parlato della foto che ritrae Silvio Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino anche con Report, in onda su Rai 3 e su Raiplay.it,  confermando di fatto ciò che aveva detto a Massimo Giletti. Baiardo si è dunque vantato con due giornalisti di avere la foto scattata nella primavera del 1992 attorno alla quale adesso ruota la nuova inchiesta della procura di Firenze. È un’immagine che metterebbe insieme la mafia stragista e la politica.    […] le foto sarebbero tre, e a scattarle sarebbe stato proprio lui, Salvatore Baiardo, nei pressi del lago d’Orta. Dell’esistenza di questa immagine, racconta Baiardo, è a conoscenza anche Paolo Berlusconi, il fratello dell’ex premier. Il favoreggiatore dei boss a gennaio 2011 si è presento da Paolo Berlusconi in via Negri a Milano e gli avrebbe mostrato una vecchia polaroid con l’immagine dei tre personaggi. Il fratello dell’ex premier quando Baiardo si è allontanato dal suo ufficio avrebbe protestato con gli agenti della sua tutela sulle richieste fatte dall’uomo. Chiamato dai pm fiorentini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Si potrebbe dunque trattare della stessa foto che Massimo Giletti racconta di aver visto ai magistrati di Firenze, Luca Turco e Luca Tescaroli, che indagano sul ruolo di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri rispetto le stragi del 1993.    […]Se questa immagine fosse vera, potrebbe provare accordi e conoscenze di Berlusconi, sempre negati, con Graviano, ancor prima delle stragi di Falcone e Borsellino.