RASSEGNA STAMPA – La vecchia “ditta”, dal PCI al PD, torna a casa…

PER UN BERSANI CHE GUADAGNI, CON LA SUA FACCIA PULITA E BONARIA, C’È IL RISCHIO DI UN D’ALEMA CHE TORNA A BRIGARE E A DESTABILIZZARE GLI EQUILIBRI INTERNI FATICOSAMENTE RAGGIUNTI. FORSE “TORNA” ANCHE OCCHETTO E NON SAREBBE MALE DOPO 30 ANNI DI ESILIO. D’ALEMA NEL FRATTEMPO HA FATTO ALTRE SCELTE, IMPRENDITORIALI PIÙ CHE POLITICHE, DAI VINI AI VENTILATORI POLMONARI, AI RAPPORTI CON L’AEROSPAZIALE LEONARDO. LA GUERRA FRATRICIDA CON RENZI NON HA GIOVATO NÉ AL PD NÉ ALLA SINISTRA. SI DICE CHE DIETRO CONTE HANNO MANOVRATO SIA LUI CHE BETTINI. COMUNQUE SIA DI MASSIMO D’ALEMA NON SI SENTIVA LA MANCANZA NÉ, A QUANTO PARE, IL SUO RIENTRO FA REGISTRARE DIFFUSO ENTUSIASMO. INSOMMA, BENTORNATO MA GUARDIA ALTA PER LA SCHLEIN E I GIOVANI PORTATORI DI ARIA FRESCA.

Estratto dell’articolo di T.L. per il “Corriere della Sera”

«Seguirò la linea che ci darà il compagno Speranza», continua a ripetere in privato Massimo D’Alema tutte le volte che gli chiedono quando la tessera del Pd, di quel partito che anni fa aveva definito «un amalgama mal riuscito», tornerà a farsi largo nel suo portafogli. […] Roberto Speranza […] nell’ultima direzione nazionale di Articolo 1 fissa l’orizzonte politico dell’adesione al Pd […] La relazione di Speranza mette l’accento su un punto, e cioè che «non è giusto dire che questo è il nostro ritorno nel Pd, ritorno non è la parola corretta». Il ragionamento dell’ex ministro è che «non ritorniamo, anzi, andiamo tutti insieme in un nuovo Pd. C’è qualcuno di voi che può sostenere che questo Pd è il Pd di Renzi, quello da cui siamo andati via?». Dalle webcam, decine di volti fanno no con la testa.    […] Il percorso è tracciato. Anche se nella testa di Speranza, che per tradizione e vocazione personali rimane affezionato alla regola aurea secondo cui in politica la forma è sostanza, ci sono ancora dei passaggi da fare. Dei tredicimila iscritti ad Articolo 1, novemila (tra cui Speranza) hanno sfruttato la possibilità di pre-aderire al Pd un mese fa e votato al congresso nei circoli per Elly Schlein (salvo qualche eccezione pro Gianni Cuperlo), garantendo alla futura segretaria quasi un sesto dei consensi ottenuti nella prima fase delle assise; degli altri quattromila, alcuni (tra cui Pier Luigi Bersani) si sono presentati ai gazebo per votare Schlein mentre altri (tra cui D’Alema) sono rimasti a casa.    […] «La verità è che abbiamo avuto ragione noi», argomenta spesso Arturo Scotto. «Eravamo usciti dal Pd perché non era il partito che volevamo. Siamo in questo Pd perché è quel partito che volevamo già allora, un Pd del lavoro, dalla parte degli ultimi». […]