RASSEGNA STAMPA

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GIÀ IL CONGRESSO DEL PD ERA COMPLICATO DI SUO, CON ENRICO LETTA CHE, PRIMA DI FARSI DA PARTE, HA DECISO 6 MESI DI TEMPO PER ELEGGERE IL SUO SUCCESSORE. UNA SCELTA PROBABILMENTE PAGATA ANCHE NELLE URNE. A POCHI GIORNI ORMAI DAL VOTO AI GAZEBO LUI E BONACCINI HANNO SENTITO IL BISOGNO DI ESTERNARE UN GIUDIZIO POSITIVO SULLE CAPACITÀ DELLA MELONI CHE NON È CONDIVISO NEL PARTITO, A COMINCIARE DA ORLANDO E DALLA SCKLEIN. POSIZIONI COSÌ DISTANTI NON TROVERANNO SINTESI NÉ AI GAZEBO NÉ A NUOVO SEGRETARIO ELETTO. CI SARÀ ANCORA MOLTO DA DISCUTERE PRIMA DI POSIZIONARE IL PARTITO SU UNA LINEA DI REALE CAMBIAMENTO CHE PORTI ALLA RICONQUISTA DELLA SUA BASE STORICA, TENUTO CONTO CHE I “GOVERNISTI”, CON LA MELONI AL GOVERNO, SONO A PASSEGGIO.

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

È indicativo che mentre i Popolari europei si smarcano da Silvio Berlusconi per le sue parole contro l’Ucraina, i vertici del Pd si dividano su Giorgia Meloni. E proprio sul comportamento che la premier ha tenuto nei confronti dell’Unione europea e sull’aggressione militare russa. […] nel clima surriscaldato di opposizioni uscite sconfitte dalle Regionali […], e con un congresso del Pd in corso, il nervosismo è vistoso. È bastato che il segretario uscente Enrico Letta, e il suo probabile successore Stefano Bonaccini usassero parole distensive verso Giorgia Meloni, per creare un putiferio.   […] la reazione irritata della componente incline a riannodare i fili col M5S riflette una prospettiva di muro contro muro. Non a caso, all’unisono sia la candidata Elly Schlein, sia l’ex ministro Andrea Orlando si sono scagliati contro Bonaccini e Letta. […] i comunicati usciti dalla sede del partito […] hanno scoperto le tensioni sotterranee che attraversano i vertici in vista del congresso. È chiaro che dietro lo scontro si indovina un modo diverso di immaginare l’opposizione. […] Il fatto che ieri alla stampa estera Schlein abbia precisato che se anche perderà rimarrà nel partito, ripropone indirettamente i rischi di una scissione; […] Chi accarezza il ritorno dell’asse con i grillini sa che un’alleanza con i Cinque Stelle si rivelerà imbarazzante quanto i continui scarti berlusconiani contro Kiev.