RASSEGNA STAMPA

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TEORICAMENTE CON LA DENUNCIA DI QUANTO ACCADUTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, DELMASTRO E DONZELLI RISCHIANO DA 6 MESI A TRE ANNI PER RIVELAZIONE DI ATTI SECRETATI. GLI INTERESSATI OSTENTANO TRANQUILLITÀ RITENENDOSI COPERTI DALL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE. RESTANO PERÒ LE DIMISSIONI FORTEMENTE RICHIESTE DA PD E SINISTRA. I DUE SONO TROPPO VICINI A GIORGIA MELONI PER NON RISCHIARE DI COINVOLGERE POLITICAMENTE LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. IL PUNTO ANCORA DEL TUTTO NON CHIARITO È SE GIORGIA MELONI ERA STATA PREVENTIVAMENTE INFORMATA DELL’ATTACCO POI SFERRATO ALLA CAMERA CONTRO IL PD .

Estratto dell’articolo di Fra. Gri. per “la Stampa”

La procura di Roma riceve una denuncia nominativa ed è tenuta ad aprire un fascicolo d’indagine. E’ successo ieri per mano di Angelo Bonelli, dei Verdi, che ha chiesto conto dell’operato del collega Giovanni Donzelli per il discorso in Parlamento e del sottosegretario Andrea Delmastro che lo aveva informato su quanto accadeva nel carcere di Sassari tra i detenuti soggetti al 41 bis. Bonelli si è spinto ad ipotizzare un reato specifico, la rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. E il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, li ha iscritti entrambi nel registro degli indagati. L’inchiesta comincia ora. Il reato in sé è serio per un uomo politico. E la pena non è lieve, […] «Il pubblico ufficiale che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni». La descrizione del reato sembra attagliarsi perfettamente al caso del sottosegretario Delmastro, che peraltro non nega di avere informato lui Donzelli, salvo ritenere del tutto legittimo il suo operato. Si vedrà, anche perché il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ex magistrato, ha invece premesso che tutti gli atti riguardanti un detenuto al 41 bis sono automaticamente «sensibili» […].   Detto questo, Delmastro ieri ostentava una calma olimpica. […] Donzelli ha scelto invece di restare più defilato. Rischia molto, perché è vicepresidente del Copasir, un Comitato dove l’autorevolezza è tutto. Chi lo ha sentito, però, ha capito che Donzelli si sente in una botte di ferro. Scagiona l’amico da ogni responsabilità, e per sé stesso, trattandosi di un dibattito alla Camera, ritiene di essere protetto dall’immunità parlamentare. Anche Donzelli, insomma, è convinto che la procura archivierà. Non è quello che si attende il denunciante Bonelli, che chiede le dimissioni di entrambi dagli incarichi. Dimissioni che al momento non arriveranno. […]