RASSEGNA STAMPA

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C’È CHI PREVEDE CHE LE TENSIONI ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO SIANO DESTINATE AD AUMENTARE SOPRATTUTTO SE LE URNE DELLE ELEZIONI REGIONALI IN LOMBARDIA E NEL LAZIO DOVESSERO PRONUNCIARSI NETTAMENTE A FAVORE DI FDI E DELLA MELONI PER COME PREFIGUREREBBERO I SONDAGGI. AL MOMENTO LE TENSIONI RIGUARDANO LE NOMINE NEI GRANDI ENTI ECONOMICI E IL PERCORSO PARALLELO FRA AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA E PRESIDENZIALISMO, TEMI RISPETTO AI QUALI NON C’E UNITÀ DI VEDUTE. PIU’ CHE DI VISIBILITÀ POLITICA LEGA E FORZA ITALIA HANNO BISOGNO DI UNA MAGGIORE FORZA CONTRATTUALE ALL’INTERNO DELLA MAGGIORANZA CHE PUÒ VENIRE SOLO DALLE URNE. DIVERSAMENTE PER NON DIVENTARE SATELLITI DI FRATELLI D’ITALIA NON RESTA CHE METTERE IN CRISI IL GOVERNO. IPOTESI AVVENTATA MA REALISTICA.

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere delle Sera”

Anche le opposizioni cominciano ad abituarsi all’idea che la destra governerà l’Italia per l’intera legislatura. […] Il tema […] è che succederà nel frattempo nella coalizione guidata da Giorgia Meloni. L’assenza di un’alternativa credibile rappresenta certamente una polizza d’assicurazione per la sopravvivenza dell’esecutivo; a breve più che a lungo termine, però. […] in assenza delle sinistre e di un M5S credibile, il controcanto nei confronti di Palazzo Chigi può spuntare dall’interno della maggioranza: tanto più se Lega e FI perdono terreno elettorale e politico a favore di FdI. Qualcuno ha notato una sottigliezza lessicale nella dichiarazione di lealtà al governo Meloni da parte di Silvio Berlusconi. «Il viaggio di questa maggioranza», ha detto in un’intervista al Tg5, «deve durare cinque anni». Di «questa maggioranza», dunque, non necessariamente di questo governo. E, al di là delle incognite che si possono aprire se le elezioni del 12 febbraio in Lombardia e Lazio accentuassero le distanze tra i voti raccolti da Meloni e dagli alleati, il secondo problema sono le riforme istituzionali. All’inizio, autonomia speciale delle regioni e presidenzialismo, la prima sostenuta da Matteo Salvini, la seconda da Meloni, apparivano complementari. […] Ora la questione si sta complicando. I leghisti indovinano resistenze crescenti al loro progetto in FdI e FI […]