RASSEGNA STAMPA

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NON ERA CORRUZIONE MA SEMPLICE GENEROSITÀ. BERLUSCONI PER “COPRIRE” DA RISCHI GIUDIZIARI LE SERATE BUNGA-BUNGA NON HA CORROTTO NESSUNO. I 10 MILIONI DATI ALLE “OLGETTINE” VANNO CONSIDERATI ESPRESSIONE DELLA SUA GENEROSITÀ. SI È SOLITI DIRE CHE LE SENTENZE VANNO RISPETTATE MA QUESTA DEL “RUBY TER” LASCIA MOLTE DOMANDE SENZA RISPOSTA. CIO’ NON TOGLIE CHE LE MOLTE ASSOLUZIONI OTTENUTE DA BERLUSCONI VANNO A SUPPORTARE LA TESI DELLA PERSECUZIONE GIUDIZIARIA.

Articolo di Domenico Zurlo per “leggo.it”

Silvio Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter. Nulla di fatto anche per gli altri: tutti i 29 imputati nel processo milanese sono stati tutti assolti, qualcuno prosciolto per prescrizione per le posizioni minori. Oltre a Berlusconi, le assoluzioni, sempre con la formula «perchè il fatto non sussiste», hanno riguardato tra gli altri Karima el Mahroug e le 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore.

Karima: finito un incubo

«Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo», le prime parole di Karima el Mahroug dopo essere stata assolta a Milano. «Ho bisogno di tempo per assimilare – ha aggiunto – sono contenta perchè finalmente una parte di verità è venuta fuori».

La difesa esulta. I pm: «C’era corruzione»

«È un’assoluzione con la formula più ampia e più piena possibile, non posso che essere enormemente soddisfatto, tre su tre!», il commento dell’avvocato Federico Cecconi, che difendeva il Cavaliere, facendo riferimento anche alle precedenti assoluzioni per i due filoni a Siena e Roma. Di diverso tenore, ovviamente, le dichiarazioni dei pm: «Non c’è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state le false testimonianze e la corruzione», ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ai cronisti dopo la sentenza. «Fateci prima leggere le motivazioni», ha spiegato Siciliano a chi le ha chiesto se la Procura ricorrerà in appello.

Salvini e Forza Italia esultano per l’assoluzione

«Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche», il commento del vicepremier e ministro Matteo Salvini. «L’assoluzione di Berlusconi è una bellissima notizia che gli rende giustizia. Non avevo alcun dubbio sulla sua innocenza. La comunità di Forza Italia festeggia il suo leader». Lo scrive il ministro Antonio Tajani su Twitter. «Finalmente il calvario finisce!», ha detto nell’Aula della Camera Paolo Emilio Russo di FI una volta appresa la notizia della assoluzione di Berlusconi. Tutti i deputati di Fi si sono alzati ad applaudire, in diretta TV: erano in corso le dichiarazioni di voto sul dl ONG. «Dopo anni di accuse ingiuste – aggiunge ancora Russo nel corso del suo intervento alla Camera – il calvario è finito».
«L’assoluzione di Silvio Berlusconi, cui va la nostra piena solidarietà, giunge alla fine di un processo che ha pesantemente condizionato la vita politica ed istituzionale del Paese e proprio per questo ci auguriamo che sia un nuovo inizio, l’alba di un periodo in cui ci sia un nuovo rapporto tra politica e magistratura, in cui si cerchi di affermare le proprie idee e la propria visione senza delegittimare l’avversario e senza ricorrere alle scorciatoie giudiziarie», afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi. «Questa assoluzione, l’ennesima per Berlusconi, deve essere anche una spinta all’ormai indispensabile riforma della giustizia italiana ed alla fine di un giustizialismo che troppo spesso si è trasformato in gogna mediatica e persecuzione».

Ruby Ter, un processo lungo sei anni

La sentenza chiude un processo durato sei anni e in cui la procura di Milano accusava Berlusconi di aver pagato – a partire dal novembre 2011 e fino al 2015 – circa 10 milioni di euro alle giovani ospiti di Arcore per essere reticenti o mentire durante i processi Ruby e Ruby bis sulle serate di villa San Martino. Un’accusa da cui l’ex premier – per il quale la procura ha chiesto una condanna a 6 anni – si è sempre difeso parlando di «generosità» per ricompensare chi si è visto rovinare la vita da un’inchiesta giudiziaria presto esplosa sulla stampa. Nessuna delle cosiddette ‘ex olgettine’ ha mai reso dichiarazioni davanti ai giudici (Tremolada-Gallina-Pucci) nel corso del processo con al centro le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, iniziato nel gennaio 2017 per fatti contestati che vanno dal novembre 2011 al 2015. Per Berlusconi, assolto in via definitiva nel processo Ruby e dai Tribunali di Roma e Siena in due filoni processuali del ‘ter’, l’aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni di reclusione e una confisca da oltre 10 milioni di euro. Ossia del prezzo della presunta corruzione: soldi e regalie, come case, macchine e contratti tv, che il Cavaliere, per i pm, avrebbe versato alle ragazze, ex ospiti delle serate del «bunga bunga» a Villa San Martino, per comprare il loro silenzio e la loro reticenza nelle deposizioni nei due processi sul caso Ruby. Per Karima El Mahroug, che avrebbe incassato, secondo l’accusa, circa 5 milioni di euro, la Procura aveva chiesto una condanna a 5 anni e una confisca da 5 milioni di euro. La difesa di Berlusconi, coi legali Federico Cecconi e Franco Coppi, aveva chiesto l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». La tesi difensiva è che il leader di Fi ha sempre versato quel denaro alle giovani per risarcirle per la vita rovinata dallo scandalo mediatico.

Polanco: «Ho sensazioni positive»

Due soli gli imputati presenti: l’ex showgirl Marysthell Polanco e Simonetta Losi, la moglie del pianista di Arcore Danilo Mariani. «Questi anni sono stati un inferno, ho una sensazione positiva, penso che andrà bene: i giudici sono intelligenti e non possono condannare una persona che non ha fatto nulla. Non ci sono evidenze come ha detto il mio avvocato, sono tutte chiacchiere e distintivo. Se andrà male parlerò», ha detto ai giornalisti Marysthell Polanco, imputata per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, poco prima della sentenza. Per l’ex showgirl la procura aveva chiesto una condanna a 5 anni di carcere. Anche lei è stata invece assolta.