I MORTI AMMAZZATI…. DALLA PASSATA DI POMODORO…

I MORTI AMMAZZATI…. DALLA PASSATA DI POMODORO…

L’italiano quando non è cinico è ipocrita e così tutti sapevano del caporalato,dei caporali,degli schiavi di immigrati e del colossale e criminale business del pomodoro.Tutti sapevano e nessuno si muoveva.Ora che 12 ragazzi ci hanno lasciato la pelle viene fuori la costernazione mediatizzata di chi deve fare i conti con la propria coscienza.I signori delle istituzioni per primi, a cominciare dallo sceriffo della Val Brembana che occupa il ministero degli Interni e che sostiene non essere l’Italia l’Alabama.

Può darsi, se ci si limita all’uovo lanciato  contro l’atleta olimpionica colpevole del colore della sua pelle,gesto definito indulgentemente “una bravata”,ma con i morti di Macerata,di Gioia Tauro e ora di Foggia se Alabama non è,poco ci manca.E siccome il cinismo alligna fra gli emuli dell’Alabama ci si trova a dover prendere atto che,se quei poveri  giovani cristi sono morti a Foggia insieme al loro caporale di colore ,è anche perché noi consumatori la passata di pomodoro la vogliamo pagare poco, il meno possibile.                                                                                                                  

Non il capitalismo criminale,dunque, con la massimizzazione del profitto,non le organizzazioni criminali che manovrano il caporalato,non lo sfruttamento schiavistico della manodopera immigrata sono a monte dei 12 morti ammazzati dallo sfruttamento ma i cittadini consumatori che vogliono la passata di pomodoro a 0,39 centesimi.Se fossero meno esigenti e più solidali con i raccoglitori di pomodori-ci sembra di capire-dovrebbero formare dei comitati e protestare per ottenere un prezzo più alto della “passata”.

 Diversamente-ci è sempre sembrato di capire-la concorrenza sul mercato impone l’abbassamento del costo del lavoro (2 euro all’ora come in Alabama) e anche l’abbassameto della qualità del prodotto.Insomma è colpa del mercato e non di chi opera all’interno della filiera produttiva.Gli stessi caporali ormai vengono formati fra gli immigrati e diventano sfruttatori dei loro compagni di sventura.I pulmini che trasportano gli schiavi stipati in 12 rispetto a una capienza di 5 portano targhe bulgare e circolano indisturbati.Tutti sanno,tutti vedono e nessuno si muove.

Morire a 20 anni per 2 euro all’ora dopo avere sfidato il deserto e il Mediterraneo è una ingiustizia che non si può sopportare e che bisogna consegnare alla storia di questo Paese che ha conosciuto tempi migliori,governi migliori e governanti migliori.

Per il momento e con buona pace delle coscienze sensibili, i 12 ragazzi di colore morti nel foggiano non li ha uccisi la passata di pomodoro a 0,39 centesimi ma l’indifferenza delle istituzioni , di chi le presiede ed il silenzio vile e complice di quanti,quasi tutti,sapendo, lasciamo fare.Ma la storia, prima o poi, sa fare giustizia.