NASCE IL GOVERNO DELLO SPREAD FRA MILLE INCERTEZZE….

NASCE IL GOVERNO DELLO SPREAD FRA MILLE INCERTEZZE….

La lunga telenovela della formazione del governo,dopo ottanta giorni,si avvia alla definizione della parte introduttiva , cioè l’individuazione di una maggioranza e di un presidente del consiglio.La convocazione del professore Giuseppe Conte al Quirinale e l’incarico conferitogli chiudono la fase più travagliata. Lo scoglio, molto strumentale, del curriculum “taroccato” è stato superato e “il professore può procedere” a formare il governo con programma e lista dei ministri.La procedura di formazione del governo rientra così  nei percorsi istituzionali lasciandosi alle spalle gli incontri nello studio di un commercialista della Casaleggio Associati e di una non meglio individuata abitazione privata a Roma. Il “contratto” esiste ma non ha legittimazione costituzionale,deve diventare programma del presidente incaricato ed essere presentato alle Camere per la fiducia.La prassi prevede consultazioni da parte del presidente incaricato ma si prevede che saranno veloci e formali considerato che,nella sostanza,tutto è predefinito. Infatti il professore incaricato si è ampiamente richiamato al “contratto” stpulato fra Lega e 5Stelle.Ci saranno dettagli,anche rilevanti da definire, il che potrebbe spiegare perché il presidente incaricato ha accettato con “riserva”.Al più tardi martedi-mercoledi il governo dovrebbe ottenere la fiducia.Queste le previsioni più accreditate salvo sorprese che non si possono escludere.Non bisogna tuttavia incorrere nell’ingenuità di ritenere che la nascita di un governo Lega-5Stelle sia un evento esclusivamente nazionale anche se Salvini rivendica per “il popolo italiano”il diritto politico di autodeterminazione, ovvero di darsi il governo che trova legittimazione nel voto del 4 marzo.E sia ma non si può non tenere conto del contesto internazionale in cui il governo sarà chiamato ad operare e dei timori che da più parti sono stati avanzati.A non voler tenere conto dell’andamento dello “spread”,la bestia nera dei nostri titoli di Stato che rappresentano l’indebitamento del nostro assetto economico-finanziario,non si possono ignorare le preoccupazioni espresse da Macron e da alcuni commissari UE.Per imprudenza o inesperienza ci si è consegnati alle cancellerie europee e non solo con due scivoloni come la richiesta di un “condono” di 250 miliardi di debito e l’intenzione di revocare le sanzioni nei confronti della Russia di Putin.Due affermazioni politicamente gravissime che hanno allarmato USA,NATO e UE molto più della flax tax e del reddito di cittadinanza.Il presidente incaricato,parlando davanti a taccuini e telecamere,pur confermando che sarà “il governo del cambiamento”, ha però precisato che verranno confermati vincoli e rapporti sia all’interno dell’UE che nello scacchiere mondiale.Deve essere la condizione che il capo dello Stato deve aver posto prima di formalizzare il conferimento dell’incarico.Ma le incertezze restano.Sarà navigazione a vista e con mille incognite.