SE 292MILA EURO VI SEMBRAN MOLTI….PROVATE VOI A LAVORARE….

SE 292MILA EURO VI SEMBRAN MOLTI….PROVATE VOI A LAVORARE….

Dicono gli analisti del voto del 4 marzo che il terremoto politico prodotto dalle urne ha il suo epicentro nelle disuguaglianze sociali, espressione che viene declinata anche con l’affermazione che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.E, naturalmente, il pensiero va ai grandi ricchi che abbiamo imparato a conoscere tramite la televisione e i giornali, per la vita privilegiata che fanno, concedendosi tutto ciò che desiderano fra lusso,status symbol e stravaganze.E questo è un tipo di ricchezza che non passa inosservata perché viene anche ostentata, dal momento che alla ricchezza si accompagna il  potere e il potere va esibito.Ma questa è la ricchezza che va sui rotocalchi e che alimenta le cronache mondane.La disuguaglianza in questi casi crea una distanza tale che non genera invidia.La si accetta anche perché i ricchi sono sempre esistiti.Ci sono però disuguaglianze di cui si conosce poco ma che sono comparabili e alla portata di chiunque svolga un lavoro ,un mestiere o una professione .Sapevamo che alla Camera e al Senato,templi della politica e dei suoi privilegi dove tutto è concesso,esistevano stipendi da favola per prestazioni a basso contenuto cerebrale.Non parliamo dei segretari generali ma dei commessi, degli inservienti,dei dattilografi, dei barbieri,dei cuochi,di chi toglie la polvere e cambia le lampadine.Non si è mai capito perché un barbiere alla Camera o al Senato prende più di un primario ospedaliero o perché una asciugamani che su internet costa 38 euro,  se arriva nei bagni di Camera e Senato, il costo si raddoppia.Visto che si parla tanto dei vitalizi dei parlamentari, per i quali i 5Stelle sono pronti a giocarsi la sopravvivenza politica, forse avranno di che riflettere se hanno avuto notizia di quanto ha rivelato il giornalista Sergio Rizzo,quello che insieme a Gian Antonio Stella ha scritto “La casta” , libro diventato il vademecum di chi vuole sapere del malgoverno,degli sperperi,dei privilegi e,quindi,anche delle disuguaglianze che i privilegi implicano nel nostro Paese.Sergio Rizzo,intervenendo alla trasmissione “dimartedì” ,su la 7,ha rivelato che al Senato uno stenografo,non laureato,con 40 anni di anzianità,arriva a percepire 292mila euro all’anno. Un neurochirurgo,uno scienziato che lavora in laboratorio nella ricerca sul cancro, se lo sogna un compenso di tale portata.Obama,presidente degli Stati Uniti,aveva una indennità di carica di circa 240 mila euro.La domanda che viene spontanea è: come si arriva per uno stenografo ,nemmeno laureato,a 292 mila euro? Non stiamo parlando di un astronauta o di uno che sta scoprendo come prevedere i terremoti.Si tratta di uno stenografo,lavoro che bene o male svolge ogni segretaria d’azienda ma,al Senato o alla Camera,diventa un lavoro da retribuire oltre ogni ragionevole compatibilità con i lavori di più alta  competenza, professionalità e,soprattutto, responsabilità. Si cancellino pure i vitalizi parlamentari ancorati al passato ma non si può tollerare il silenzio di chi, a conoscenza di privilegi e disuguaglianze così macroscopiche,fino ad oggi ha taciuto: sindacati,partiti, economisti e, perché no, giornalisti. Ecco perché tutto si tiene e diventa sistema.