“ O DI MAIO O NESSUNO”- INFANTILISMO POLITICO O MMUINA….?

“ O DI MAIO O NESSUNO”- INFANTILISMO POLITICO  O MMUINA….?

Realisticamente è bene predisporsi a tempi lunghi.Subito dopo Pasqua il capo dello Stato avvierà le consultazioni ma sarà un rituale che non porterà a soluzioni immediate.E non tanto per l’aspirazione conflittuale di Di Maio e di Salvini di essere premier quanto  per la difficoltà di mettere preliminarmente insieme i numeri necessari per ottenere il mandato da Mattarella.L’intesa raggiunta fra Lega e M5Stelle per eleggere i presidenti di Camera e Senato è archiviata  e non influisce sulle trattative in corso.I nuovi posizionamenti dicono che Salvini non rinuncia a Berlusconi e che Di Maio non farà alcun accordo di cui faccia parte Berlusconi.E’ questo il vero problema che impedisce un accordo fra Lega e M5Stelle anche se il problema della premiership esiste ed agita entrambe le formazioni politiche.Il M5Stelle,anzi,lo utilizza e lo agita,facendo “mmuina”, a copertura della indisponibilità di Salvini a trattare senza Berlusconi. Di Maio è  consapevole che un eventuale incarico  da parte del capo dello Stato sarebbe destinato a fallire in assenza di un accordo preventivamente raggiunto.E per non dipendere dalle decisioni di Salvini il M5Stelle ha accentuato il pressing sull’ala trattativista del PD che,però,deve fare i conti con la ribadita decisione dei renziani di “stare a guardare” perché “tocca a loro”.Ci vorrà tempo e dovranno essere fatti tutti i passaggi, a cominciare dalla constatazione che, alla partenza, nessuno ha i numeri per fare un governo.L’opinione pubblica segue con maggiore interesse la disputa innescata dai 5Stelle sul diritto di Di Maio di dare vita a un nuovo governo in quanto espressione del partito che ha ottenuto il maggior numero di consensi.Si tratta di una mistificazione voluta e studiata per accampare ostilità preconcette che, se esistono, sono pienamente legittime se incardinate ai numeri dei seggi parlamentari.Non è scritto da nessuna parte,meno che mai nella Costituzione, che al partito che prende più voti spetta il compito di formare il governo. Il principio potrebbe valere se il M5Stelle avesse superato il 50 per cento come prevede la legge ma,senza il 51 per cento,spetta a chi riesce a mettere insieme i numeri per ottenere la fiducia dalle Camere.Alfonso Bonafede,eccitatissimo sostenitore delle ragioni del M5Stelle,rivendica un diritto che non esiste e minaccia sfracelli,se non è Di Maio,che non è nella sua facoltà determinare.Dove sta scritto che Salvini e il centrodestra non possono provare a mettere su una maggioranza di governo ? Perchè non potrebbero? E se il PD alla fine dovesse decidere in questa direzione sulla base di una trattativa incardinata a determinati obiettivi condivisi?Quanto al “popolo” che avrebbe indicato il M5stelle come il partito che deve governare bisogna intendersi da chi è composto il “popolo” che mette avanti Di Maio.In questo Paese siamo 60 milioni di cittadini,il corpo elettorale è composto da 46 milioni aventi diritto,ha votato il 72 per cento pari a circa 31 milioni di votanti.Di questi  circa 11 milioni hanno votato per il M5Stelle mentre 20 milioni circa non hanno votato per il M5Stelle.Se questi 20 milioni si sommano a chi è rimasto a casa,di “popolo” ne resta ben poco e,comunque,non sufficiente per pretendere l’investitura a premier.Che non esiste perché  non si vota per eleggere il premier ma per eleggere il parlamento.Ed è il parlamento sovrano a decidere chi deve essere il premier nel momento in cui viene chiamato a dare la fiducia.Tutto il resto è teatrino, “mmuina” napoletana  mentre si gioca su due tavoli o due “forni”.Affermare “o Di Maio o nessuno” è infantilismo politico che non merita indulgenza.