CANDIDATURE SPESA SANITARIA E CATENE:OLIVERIO CI RIPROVA…

 CANDIDATURE SPESA SANITARIA  E CATENE:OLIVERIO CI RIPROVA…

A come l’hanno riportata le cronache la convocazione a Roma di Oliverio e Scura al ministero della Lorenzin si è risolta in una sorta di tregua armata o, verosimilmente,una presa per i fondelli per Oliverio.Non si vede,infatti,di che cosa si debba informare il consiglio dei ministri che già non sappiano della Calabria,dalla sanità a Gioia Tauro,dai trasporti all’agricoltura,dal lavoro che non c’è ai fondi europei non spesi,dai 70 giorni di vacanza del consiglio regionale e alla manciata di riunioni del consiglio in tutto l’anno.Dopo 3 anni di governo regionale a guida Oliverio siamo a zero, a parte le chiacchiere, e a Palazzo Chigi lo sanno bene. L’ultima chicca di Oliverio è quel premio riconosciuto ai direttori generali delle ASP, da lui nominati, per gli “obiettivi raggiunti” mentre la narrazione dello stesso Oliverio è di una sanità sull’orlo del collasso e dello sprofondamento. Come dire stanno insieme una sanità ridotta a livelli da quarto mondo e direttori generali di ASP che vengono premiati per gli “obiettivi raggiunti”.Grande sprezzo del ridicolo da parte di Oliverio e la farsa che diventa dranma.Il consiglio dei ministri ne è al corrente.Un confronto a spanne confermerebbe che Oliverio è il più inutile e incapace dei presidenti che si sono succeduti alla guida della Regione.Agazio Loiero,in confronto a lui, è stato un gigante e,forse,pure Scopelliti,in termini di risultati concreti,è stato meno evanescente di lui.Sta di fatto che Oliverio ha ripreso a parlare di catene e di incatenamenti di protesta.Lo ha fatto da uno degli stand enogastronomici  calabresi che partecipano  a un expo milanese sull’artigianato.Calice in una mano e crostino alla nduja nell’altra, ha affermato che , se il consiglio dei ministri non mette fine al commissariamento in sanità e non toglie di mezzo Massimo Scura, lui si incatena.E sarebbe il caso di lasciarglielo fare per fargli constatare che più del dramma emerse il ridicolo.Oliverio  lamenta e recita la solita solfa: livelli essenziali di assistenza sotto soglia,migrazione sanitaria in crescita,urgenza di assunzioni e investimenti, revisione del piano di rientro ecc. ecc.-Quello che Oliverio non dice e si guarda bene dal dire è che cosa farebbe lui al posto di Scura,ovvero come porterebbe la sanità a livelli di civiltà ed efficienza, con quali provvedimenti e quali misure,con quali interventi sulle strutture e con quali criteri di competenza procedere alla selezione e nomina dei direttori generali ASP.Pen dire della contabilità della spesa sanitaria, che non sarà più “omerica” come ai tempi di Loiero ma che è piena di doppie fatturazioni,debiti fuori budget, consulenze,arbitrati,contenziosi giudiziari,rami secchi,rendite di posizione, spese fuori controllo,sacche di parassitismo di medici imboscati che, protetti, si tengono lontano dai drammi dei prontosoccorso.La buffonata  dell’incatenamento (che di solito è una cosa seria) sta proprio nel fatto che Oliverio vuole la fine del commissariamento,il subentro a Scura ma senza dire per fare che cosa.Sarà pure vero che Scura e i suoi predecessori non sono stati all’altezza e 7 anni di commissariamento sono un colossale fallimento ma presumere che tutto si risolva magicamente se la sanità “torna in mano alla politica” e,nel caso specifico,in mano a Oliverio,Franco Pacenza e a quel tuttologo, “consigliere del re”, che è Nicola Adamo è perlomeno avventato. Con la campagna elettorale incombente avremmo nomine,promozioni,consulenze e premialità a strafottere.La protesta che  Oliverio vuole inscenare con l’incatenamento è per avere il controllo della sanità,spesa,nomine,consulenze,strutture, in piena campagna elettorale. Potrebbe convenire anche a Renzi ma, a quel punto, Oliverio vorrebbe avere peso anche nella scelta e nella collocazione in  lista dei candidati. E questo è il punto, altro che il diritto alla salute dei calabresi.