NEMO PROFETA IN PATRIA:PERCHE’ INSULTARE ANNA FALCONE???

NEMO PROFETA IN  PATRIA:PERCHE’ INSULTARE ANNA FALCONE???

La testata on line “Jacchitè” pratica,per scelta e in piena consapevolezza,  un giornalismo di denuncia,  trasgressivo e diretto nella forma, senza trascurare ammiccanti espressioni dialettali, che fa proseliti fra chi ha piacere di vedere il re nudo o il potere in mutande.E perché no ? In democrazia la libertà di espressione è un pilastro che non può essere messo in discussione  né dalle appartenenze né dalle simpatie politiche.Sulla base di informazioni che si presume arrivino in esclusiva alla redazione oppure a seguito di uno scrupoloso studio degli atti giudiziari ,“Jacchitè”mette in piazza ciò che obiettivamente non si trova, riteniamo per scelta,sugli altri organi di informazione scritta,parlata e bloggata. Fatta questa premessa può accadere-è già accaduto-che a “Jacchitè” vengano rifilate notizie manipolate se non del tutto inventate quando non pilotate.Abbiamo così avuto modo di leggere, all’interno di una analisi-condivisibile o meno-sulla sinistra che non c’è, che si va perdendo e che da qualche parte si vorrebbe rigenerare e ricostruire, una valutazione della vicenda politica di Anna Falcone che, pur riconoscendole il merito di aver creato qualcosa di nuovo a sinistra del PD, le addebita la scelta opportunistica di cercare una candidatura garantita per entrare in parlamento.Tradotto nel linguaggio diretto e trasgressivo di “Jacchitè”,Anna Falcone,la “pasionaria” in difesa della Costituzione,avrebbe  ceduto o sarebbe pronta a  svendere la battaglia politica portata avanti con Tomaso Montanari e con i comitati del “NO”, per un seggio a Montecitorio.Ora è pur vero che nessuno è profeta in patria ed Anna Falcone ne è una testimonianza viva,atteso che ha trovato a Roma lo spazio, che non ha trovato in Calabria,per mettere a frutto passione politica, patrimonio culturale e competenza giuridica. Detto latino a parte,non è dato sapere chi abbia potuto passare la notizia su Anna Falcone a “Jacchitè”,pur non essendo difficile-volendo- dare nome e cognome a chi potrebbe avere nei suoi confronti una motivata avversione politica, ma siamo in grado di poter affermare che la notizia è “tossica”,cioè,avvelenata. A Cosenza no ma a Roma,negli ambienti politici più accreditati,è risaputo che sia ad Anna Falcone che a Tomaso Montanari è stata offerta la candidatura garantita di cui scrive “Jacchitè” così come è risaputo che hanno risposto di non essere interessati e,quindi,non disponibili.Perchè,dunque,attribuire ad Anna Falcone una intenzione, una  ambizione di potere che le sarebbe stato facile soddisfare ma che non ha preso in considerazione?Perchè farla passare  per un’arrivista che, “ in nome del popolo” vuole fare carriera nelle istituzioni elettive? Anche se avesse risposto positivamente all’offerta della candidatura,Anna Falcone l’avrebbe onorata con dignità,autonomia e coerenza.Questo per chi la conosce.Chi –riteniamo per ostilità politica-  le attribuisce calcoli e ambizioni elettoralistiche, si concede  soltanto un insulto gratuito e non suffragato che,in quanto tale,non fa né opinione né storia, né sporca l’immagine e il profilo politico di Anna Falcone. Dispiace che “Jacchitè”ci sia caduto.