SINDACATI E COLDIRETTI SMENTISCONO I TRIONFALISMI DI OLIVERIO…

SINDACATI E COLDIRETTI  SMENTISCONO I TRIONFALISMI DI OLIVERIO…

Pensava che con la passerella di tre giorni all’UNICAL per presentare il nuovo piano strategico per lo sviluppo,pomposamente chiamato “Cantiere Calabria”, Mario Oliverio riuscisse a riprendere quota politicamente,riguadagnare credibilità  e credito per sé,la sua giunta e la sua maggioranza ma non ha funzionato.I sindacati, all’indomani della 3 giorni all’UNICAL, hanno messo in evidenza che ,al di là delle parole e dei progetti declinati al futuro, la realtà resta grave per il lavoro che non c’è,soprattutto per i giovani,gli investimenti che non arrivano  e la soglia di povertà che si abbassa sempre più come ammoniscono gli indicatori sulla Calabria. A fare i conti in tasca aveva già porovveduto,prima dei 3 giorni all’UNICAL,il segretario regionale della CGIL in partenza per l’assemblea nazionale della CGIL sul Mezzogiorno.Ridotta all’osso,la conclusione dele segretario CGIL è che dopo 3 anni di governo con Oliverio non è accaduto nulla di rilevante, dal lavoro ai trasporti,ai rifiuti,al porto di Gioia Tauro,al turismo,agli ospedali che operano in emergenza continua per il blocco continuo delle assunzioni deliberate dal commissario.Meno che mai è avvenuta  la tanto annunciata rivoluzione nell’apparato burocratico della Regione rimasto sotto stretto controllo dei “mandarini di sempre e di tutte le stagioni.Non solo  sono andati perduti gli stanziamenti per l’assistenza ai portatori di handicap,per negligenza e inadeguatezza dell’ufficio, ma persino gli aiuti riconosciuti dal governo nazionale agli agricoltori calabresi per i danni subiti,dal 2012 ad oggi,a seguito di calamità naturali non si sa che fine abbiano fatto.Pare che siano fermi nei cassetti della burocrazia regionale non si sa per quali ragioni.Almeno così denuncia la Coldiretti.Ma Oliverio fa finta di non capire,che non rientra nelle  sue competenze di governo ma in quelle della burocrazia che lui dice di voler rivoluzionare. Alla vigilia della riunione che si terrà a Lamezia,un giudizio severo su Oliverio lo dà Agazio Loiero,intervistato,con foto in bretelle d’ordinanza,da Massimo Clausi su “Il quotidiano”.Loiero non usa perifrasi e dice a Oliverio e Magorno,l’uno per il governo della Regione e l’altro per il governo del PD,che così non va.

In particolare Loiero,prendendo spunto da una dichiarazione fatta da Oliverio,tendente  a scaricare sui presidenti che lo hanno preceduto le emergenze irrisolte della Calabria,ricorda puntigliosamente le cose da lui realizzate pur in una legislatura segnata da vicende giudiziarie,dall’assassinio di Fortugno, da frane,allagamenti ed emergenze varie. Loiero,per la sua storia politica nella Dc,non è uno che si scomoda per fare polemica o sterile testimonianza.I conti se li fa prima e poiché sarà lui a trarre le conclusioni dell’assemblea di Lamezia dei “ricostituenti”,vuol dire o che nel PD è in atto un duro scontro per sottrarlo all’oligarchia che lo tiene  in ostaggio oppure che nomi pesanti del PD, da Loiero a Principe,da Cesare Marini a Peppino Vallone, sono pronti a lasciare per impegnarsi altrove.L’MPD di Bersani è pronto ad accoglierli. Per lo statista di San Giovanni in Fiore sono giorni difficili ma si consola non mancando una sola delle tante sagre enogastronomiche che chiudono l’estate e costellano culturalmente la sua presidenza.