IL VOTO IN GERMANIA UN MONITO PER LA SINISTRA RISSOSA E PAROLAIA..

IL VOTO IN GERMANIA UN MONITO PER LA SINISTRA RISSOSA E PAROLAIA..

Tutti ci aspettavamo un successo scontato di “mamma” Merkel,come la chiamano affettuosamente in Germania e,invece,è andata sotto di 8 punti.Riuscirà lo stesso a mettere su un governo di coalizione ma avrà una navigazione difficile e piena di ostacoli.La destra populista e xenofoba che va in parlamento con un 13 per cento acquisisce prerogative costituzionali che consentiranno di ostacolare l’azione di governo della Merkel.Ma non è questo il dato significativo che emerge dal voto e dalla sconfitta dei socialisti di Schultz quanto la conferma che i “populismi” e chi li alimenta trovano crescenti consensi. Semplificando, spariscono i socialisti e cresce la destra populista che in Germania ha capitalizzato anche i voti di  chi non ha condiviso  il milione di migranti che la Merkel ha accolto in Germania.Il monito,dunque, è per i Corbin di casa nostra, come si considera Bersani,che cavalca le parole d’ordine del socialismo storico come lavoro,reddito,disuguaglianze, povertà.Problemi che esistono e vanno affrontati ma in un contesto più ampio che è globale e non locale. Ci sarà una ragione se in Francia i socialisti sono stati ridotti alla irrilevanza e in Germania perdono rovinosamente consensi.Senza addentrarci nei politicismi e nelle analisi storiche della evoluzione della sinistra, qualcuno cerchi di spiegare perché le Feste dell’Unità vanno deserte e a Modena, pur giocando in casa,il ministro Poletti ha parlato ad una sala semivuota mentre Marco Minniti va al raduno di Fratelli d’Italia,invitato, prende applausi e rilascia autografi.Altro che legge elettorale,eletti e “nominati”.Altro che legge elettorale,maggioritario,proporzionale,eletti e “nominati”.La “pancia” del Paese percepisce altro e cerca le risposte che da sinistra non arrivano.