PD CALABRIA-TUTTI CON RENZI……PER ORA…..

PartitoDemocratico.svgPD CALABRIA-TUTTI CON RENZI……PER ORA…..

I PD calabresi non avevano gradito la toccata e fuga di Matteo Renzi in Calabria, avendo limitato la sua visita all’incontro con Falcomatà e Oliverio.Si mormorava di mal di pancia e di mugugni di chi si aspettava maggiore considerazione e si pensava,quindi,che qualcuno prendesse le distanze magari partecipando all’incontro con Emiliano che  a Crotone ha presentato la sua candidatura in Calabria .Invece,all’indomani dei pronunciamenti romani, si apprende che tutta la deputazione calabrese ha sottoscritto la candidatura di Matteo Renzi,il quale ha fatto registrare, in suo favore, 40 mila firme,190 deputati e 58 senatori contro le 20 mila firme circa per Orlando e 6 mila per Emiliano.La firma più pesante della deputazione calabrese è quella di Marco Minniti, ministro dell’Interno.Il dato è politicamente rilevante se si considera che alle primarie che incoronarono segretario Pierluigi Bersani la Calabria contribuì con una maggioranza bulgara di consensi. Di quella maggioranza bulgara, a quanto pare, è rimasto poco o nulla se si escludono Doris Lo Moro e il buon Nico Stumpo che si ostina ad apparire in TV con l’unico risultato di abbassare l’audience e far perdere consensi a Bersani.A sentire Nico Stumpo  in TV  si spiega perché gli scissionisti, oggi DP, vengono dati appena sopra il 3 per cento.Quanto a Doris Lo Moro ,forse, si sarà pentita di aver lasciato il PD essendo venuta meno la scelta di farla  capogruppo dei senatori scissionisti.E’ presto comunque per fare previsioni sulle primarie calabresi.Tanto più se si considera  che viene messo in discussione il tesseramento scaduto il 28 febbraio.Per ora stanno tutti con Renzi perché,nonostante il controverso coinvolgimento del padre nell’affare Consip, distanzia di molto i due competitor per la segreteria. Soltanto se Renzi non dovesse superare il 50 per cento dei consensi ai gazebo i giochi potrebbero riaprirsi all’assemblea nazionale dove sarebbero i delegati a eleggere il segretario.Intanto lo scenario nazionale è mutato.Non si parla più di voto anticipato,nemmeno a settembre,e lo stesso Renzi avrebbe dato via libera a Gentiloni per arrivare alla scadenza della legislatura.Slittano,quindi,anche i tempi per la legge elettorale di cui non si parla più. La vicenda Consip, comunque la si voglia considerare, ha prodotto i suoi effetti sul quadro politico anche se difficilmente- salvo ulteriori colpi di scena gudiziari- riuscirà a compromettere la corsa di Renzi per la riconferma alla segreteria del PD. Si capirà di più sabato e domenica a Torino,appuntamento al Lingotto,dove Veltroni lanciò la nascita del PD, che vedrà affluire da tutta Italia i renziani della prima e dell’ultima ora.