CENTO PIAZZE PER UNA SINISTRA CHE NON C’E’…………… A

CENTO PIAZZE PER UNA SINISTRA CHE NON C’E’……………

A richiamare molte teste bianche della sinistra, che fu e che non si rassegna a non essere, non è stato il tema indicato nel manifesto “Terra e Lavoro” ma la presenza di Anna Falcone,tornata nella sua Cosenza dopo una lunga assenza che l’ha vista protagonista del “NO” nel referendum costituzionale del 4 dicembre.La location dell’incontro  della sinistra dispersa era in campo neutro, il centro AUSER della CGIL, nel cuore del centro storico.Il colpo d’occhio diceva subito che a rispondere all’appello erano stati soprattutto esponenti a vario titolo delle tante sigle che si collocano a sinistra sia pure in una pluralità di provenienze che ormai nessuno rileva. Il tema dell’incontro lasciava un po’ perplessi, richiamando alla memoria parole d’ordine di epiche battaglie della sinistra e del sindacato.Facile la battuta se per caso si trattava di un remake tematico dell’occupazione delle terre dell’immediato dopoguerra.L’introduzione, affidata a un giovane economista, era centrata sugli indicatori socio-economici della Calabria che, per quanto espressione di una situazione che rimane critica, non escludono comunque elementi positivi di crescita e di sviluppo.Come dire che non è tutto nero e senza speranze perché vi sono potenzialità di crescita e di sviluppo che,se adeguatamente messe a frutto,si avrebbe una inversione di tendenza significativa.Ma non era di economia e di indicatori economici che si voleva parlare tant’è che sono arrivate dal pubblico in sala le sollecitazioni ad affrontare i temi politici. Il dibattito ha preso quota quando Anna Falcone è intervenuta per correggere la conduttrice dell’incontro che aveva avuto l’ingenuità di annunciare che c’erano degli interventi “programmati” che avrebbero sviluppato la discussione.Anna Falcone è intervenuta per affermare (come era stato al Brancaccio di Roma) che prendeva la parola chi la chiedeva senza privilegiare nessuno.La precisazione anticipava quello che sarebbe stato il profilo politico del dibattito e cioè attraverso quale percorso trovare la sintesi di una sinistra unita soprattutto guardando alle elezioni di primavera. Nel suo intervento Anna Falcone ha illustrato il movimento cui ha dato vita insieme a Tomaso Montanari e l’appello a “cento piazze per il programma”.Un programma-ha spiegato Anna Falcone-che deve nascere dal basso e che deve vedere protagonisti i cittadini che debbono riappropriarsi del proprio futuro e di quello del Paese.Una battaglia dal basso rigorosamente ancorata ai principi e ai valori della Costituzione da condurre fuori e dentro i partiti di appartenenza.Diversamente i diritti al lavoro,all’istruzione,alla salute, all’uguaglianza restano concetti astratti.Insomma una sinistra da rifondare dal basso prendendo atto della mutazione attuata e subita nel PD, considerato ormai perno di governi di centrodestra. I prossimi mesi diranno quanto ascolto avrà trovato il movimento “Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza” nelle “cento piazze” in cui si è proposto per un programma dal basso.Ma in politica e in democrazia,alla fine, contano i numeri e i sondaggi, per quel che possono valere,non accreditano, a sinistra del PD, un’aggregazione di forze in grado di condizionare le alleanze e il futuro governo.Questo non vuol dire che, fuori dal PD, un’altra sinistra ,rigenerata e fortemente innervata alla Costituzione,non sia possibile.