QUEI 46 MILIONI IN “DERIVATI”:OLIVERIO SAPEVA ??

imgres4655newsQUEI 46 MILIONI  IN “DERIVATI”:OLIVERIO SAPEVA ??

Erano fondi europei destinati alle piccole e medie imprese ma,fra agosto e novembre 2015,hanno preso un’altra strada e sono finiti a un gruppo finanziario collegato al Monte dei Paschi di Siena che, a quel tempo,navigava  già in agitatissime acque che davano come inevitabile il naufragio.Si è trattato di un investimento in prodotti finanziari “ derivati” che prudenza e conoscenza del mercato avrebbero dovuto decisamente sconsigliare.A fare la brillante operazione è stata Fincalabra,la finanziaria della Regione Calabria istituita per supportare lo sviluppo economico .Al tempo dell’investimento la guida di Fincalabra era affidata a tre amministratori di nomina regionale nei confronti dei quali la magistratura ha disposto sequestri patrimoniali cautelari in attesa di vederci chiaro sull’utilizzo improprio se non arbitrario dei 46 milioni destinati alle piccole e medie imprese.Aspettando che la magistratura concluda i suoi accertamenti, tuttavia, alcuni interrogativi sono legittimi.A cominciare dalla scelta di investire in “derivati” quando erano di pubblico dominio i rischi che si correvano.La guida di Fincalabra era stata affidata pro-tempore a tre amministratori che dipendevano dal potere politico,ovvero dal governo regionale e cioè Oliverio e la sua giunta.Se poi si riflette sulla specificità del Monte dei Paschi di Siena, sulla sua storia e sulle protezioni politiche di cui ha sempre goduto,si arriva dritti dritti alla “ditta” di bersaniana definizione.Ora si tratta di stabilire se l’investimento in “derivati” di 46 milioni di euro è maturato nella mente dei tre amministratori pro-tempore o è stato sollecitato dal livello politico.Erano giorni in cui la banca senese annaspava fra i flutti del naufragio e si cercavano risorse per fronteggiare la situazione.Non si può escludere che l’SOS,tramite la “ditta”, sia arrivato anche a Catanzaro dove è difficile pensare che a fare l’investimento sia stata l’iniziativa autonoma degli amministratori di Fincalabra.Una domanda intanto può essere fatta.Mario Gerardo Oliverio,presidente della giunta regionale, era informato dell’investimento? Sapeva o poteva “non sapere” ? E poi era legittimo dirottare i 46 milioni per le piccole e medie imprese in un investimento finanziario a rischio?Probabilmente, da un punto di vista formale,è tutto legittimo ma  rimane il fatto che i 46 milioni difficilmente torneranno a Fincalabra e alle piccole e medie imprese.Insomma un’altra prodezza del presidente più inutile che la Calabria abbia avuto.