MOVIMENTO5STELLE COME GLI ALTRI…: NESSUNA SORPRESA

logo-movimento-5-stelleC’è chi enfatizza al di là del consentito l’incidente di percorso del M5S nell’assumere, con la sindaca Ragggi, la guida del comune di Roma ma, al netto di ogni emotività, c’è poco da meravigliarsi. Sono scivolati  su una bugia che non è grande ma riflette  quell’insufficienza di cultura di governo che caratterizza il M5S e che ha fatto registrare qualche progresso soltanto nella fascia alta della rappresentanza. Cercare di nascondere, giocando sull’inesistenza dell’avviso di garanzia, che l’assessora Murano è indagata nell’ambito della gestione dei rifiuti a Roma perchè sospettata di aver favorito l’imprenditore proprietario della discarica di Malagrotta è  stato un tentativo maldestro  che lascia intravedere l’inadeguatezza di fondo,  della sindaca Raggi, ad affrontare la complessità dei problemi della capitale che ha un buco da 13 miliardi  da coprire. Ma si è ancora molto lontano dall’affrontare questi problemi.Da due mesi si è bloccati sulle nomine perchè all’interno del M5S è in atto uno  scontro durissimo fra consorterie interne che hanno una concreta consapevolezza del potere che offre una città come Roma.Ma l’approccio è di chi naviga al buio e sottovaluta gli interessi in gioco e l’influenza dei palazzi romani sul Campidoglio e le sue scelte. Il problema è l’inadeguatezza al ruolo della giovane sindaca non già i suoi trascorsi di pratica legale nello studio di Cesare Previti nè il ricorso ai consigli  dell’avv.Sammarco, sempre dello studio Previti, che avrebbe suggerito il nome del magistrato nominato assessore al Bilancio.C’è poi l’aspetto del predicare in un modo e comportarsi nella pratica in senso opposto ed è proprio questo che fa del M5S un partito come gli altri, dilaniato da lotte di potere e  portato a ricorrere alla menzogna per coprire  le manovre connesse. Pare che la “rete” del Movimento sia in subbuglio,che Grillo sia imbestialito e che  l’incidente rischia di fare crollare i consensi che  nei sondaggi avevano portato il M5S a ridosso del Pd. La verità è che non ci si inventa un ruolo,una cultutra di governo,una competenza giuridico-amministrativa sull’onda di un voto di protesta che premia una supposta diversità rispetto ai partiti tradizionali.Parole come legalità, trasparenza, onestà vanno usate con cautela quando si vanno a gestire  situazioni complicate come quelle che presenta la capitale. Sarà pur vero che la “grande bugia” sulla Murano indagata impone le dimissioni  da assessore, ma oggettivamente, è un pò poco rispetto  al comportamernto del “direttorio” che, a quanto pare, era stato informato dalla Raggi circa lo status di indagata della Murano. Non c’era l’avviso di garanzia,è vero, ma era stata proprio la Murano, a luglio, a chiedere con i suoi legali quale fosse  la sua posizione  e la risposta era stata che era indagata.In termini politici  l’immagine del Movimento esce fortemente deturpata e, a quanto pare ,si prende tempo per decidere che fare.Va da sè che  la situazione alimenta e favorisce il regolamento di conti interno al Movimento nella prospettiva delle elezioni politiche che verranno e dei ruoli da ricoprire.Per il momento si prende atto che , al di là degli slogan e della propaganda, dirigenti e militanti del M5S sono “umani” al pari degli altri partiti ma ,rispetto ai partiti tradizionali, non hanno una storia e una esperienza di governo cui attingere.Sbaglieranno ancora e non sarà questo il problema. Dovrebbero smetterla,però, di millantare una diversità che esiste forse nelle intenzioni e non nella pratica quotidiana. Oggi non è solo la Raggi che non convince.E’ tutto il vertice del Movimento che traballa,Grillo in testa e il vaffanculo questa volta se lo prendono loro che col “vaffa” ci hanno fatto proseliti e  immeritate carriere. Era solito dire Rino Formica, intelligenza critica e reffinata della Prima Repubblica che la politica,nel suo vissuto quotidiano,è “sangue e merda” e lo è a tutte le latitudini del mondo. Da qui la difficoltà di starci dentro e orientarla al bene comune senza sporcarsi le mani che restano pulite soltanto se le tieni in tasca lasciando parassitariamente agli altri il compito di sporcarsele.